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All’I.T.T. “Leonardo da Vinci” di Foligno concluso il progetto W.I.M. con FS Italiane e Bet She Can

Si è svolto nell’Aula 3.0 dell’I.T.T. “Leonardo da Vinci” di Foligno l’ultimo appuntamento del progetto “W.I.M. in viaggio con l’altra metà del cielo” promosso da Ferrovie dello Stato e dall’Associazione BetSheCan.

Un progetto impegnativo quanto coinvolgente che ha visto protagonisti le bambine della VD della Scuola Primaria Santa Caterina di Foligno e gli studenti del III G del corso di Meccanica/Energia dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci”. Due scuole “unite” per una finalità che Ferrovie dello Stato persegue ormai da qualche anno; incrementare la carriera delle donne nelle aree tecniche promuovendo azioni per una cultura libera da pregiudizi e da stereotipi.

“L’obiettivo di W.I.M. si sposava e si sposa con quanto promosso dall’ITT Leonardo da Vinci di Foligno – ha commentato la Dirigente Rosa Smacchi – perché ormai da anni il nostro Istituto imposta le proprie azioni verso una valorizzazione dell’elemento femminile. All’interno di una scuola tradizionalmente maschile ci sentiamo più ‘forti’ anche in virtù dell’avere incrementato, in questi ultimi anni, la presenza femminile che arricchisce in qualche modo la stessa offerta formativa della scuola”.

Alla luce di queste considerazioni è nato il progetto “…e il treno va” sul quale hanno lavorato le due scuole di Foligno con tale passione e competenza che il progetto è stato anche inserito nella “Settimana del Rosadigitale”, un’importante manifestazione nazionale nata per porre l’attenzione sul tema del digital divide di genere.

Moltissime le attività proposte all’interno del percorso iniziato il 4 dicembre 2017:

l’incontro al Laboratorio LaboNet a La Paciana di Foligno per lavorare sulla stampante 3D l’uscita per i ragazzi del corso di Meccanica/energia alle Grandi Officine;

la visita alla stazione di Foligno che ha permesso ai piccoli studenti di capire i “segreti” di una stazione e del lavoro del “macchinista”;

molteplici attività di progettazione per arrivare alla realizzazione di un plastico di stazione a “misura di bambino” perfettamente funzionante e con elementi fatti “artigianalmente” e altri realizzati con la stampante 3D.

Un impegno e un successo di tante realtà che hanno sperimentato il piacere di lavorare insieme per un obiettivo comune di crescita culturale e di comunità festeggiato il 17 maggio con un appuntamento finale aperto alla cittadinanza a cui hanno partecipato tra l’altro, in rappresentanza di Ferrovie dello Stato Mauro Ghilardi, Direttore Centrale Risorse Umane di FS Italiane e Marie Madeleine Gianni, presidente della Fondazione BetShe Can.

Il progetto – ha commentato Fabiana Cruciani, vicepreside e coordinatrice del progetto –  è stato una grande scommessa per le due dirigenti, Rita Gentili, della Scuola Primaria Santa Caterina e Rosa Smacchi, dell’ITT “Leonardo da Vinci” che hanno creduto nella valenza formativa  di un progetto strutturato su due ordini di scuola cosi lontani. Una sfida – ha continuato – anche per i docenti referenti, Dino Antoniucci e Federico Natalizi per l’ITT e Ivana Poldi per la scuola Primaria, che hanno strutturato le loro azioni in sinergia, nel rispetto degli studenti che si sono sentiti veri protagonisti del percorso”.

Un plauso particolare anche ai tutor, il tecnico Lorenzo Giacchi e l’ing. Francesca Marfella che hanno accompagnato e sostenuto i diversi momenti progettuali supervisionati da Alessandra Maria Leone della Direzione Risorse Umane e Organizzazione Centro Nord di Trenitalia S.p.A. Un momento di vera “buona scuola” con al centro studenti che hanno dimostrato come sia possibile lavorare in sinergia con il territorio e strutturare forme di collaborazioni significative con partner importanti come Ferrovie dello Stato nel rispetto e nella valorizzazione delle proprie competenze.