Allevamento avicolo Castiglione, tra timori, esigenze imprenditoriali e norme

Allevamento avicolo Castiglione, tra timori, esigenze imprenditoriali e norme

Redazione

Allevamento avicolo Castiglione, tra timori, esigenze imprenditoriali e norme

Ven, 14/01/2022 - 17:59

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Il Comune: ad oggi nessuna comunicazione ufficiale | Le nuove norme sugli allevamenti, ecco quando si applicano

C’è attenzione a Castiglione del Lago intorno alla notizia della possibile acquisizione di uno storico allevamento avicolo. Con timori circa i possibili disagi e le normative intervenute per garantire le attività del settore.

Il Comune: ad oggi nessuna comunicazione ufficiale

Il Comune di Castiglione del Lago interviene sulla vicenda, affermando di non aver ricevuto ad oggi alcuna comunicazione ufficiale in merito. Così come non risultano depositati in comune richieste e/o permessi di alcun tipo.

“Sarà nostra cura – assicurano dal Comune – prestare la massima attenzione su questa vicenda, forti anche delle scelte urbanistiche e regolamentari assunte in questi anni, comprese le disposizioni contenute nel Testo Unico Regolamentare del governo del territorio, così come modificato, nella primavera 2021 dopo un lavoro ampio e partecipato, avviato nella Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici dal luglio 2020, e sviluppato con il contributo delle associazioni di categoria, degli ordini professionali (agronomi in primis) e dei consiglieri comunali”.

Nuove norme: a chi si applicano

Modifiche che interessano un numero molto limitato di allevamenti presenti nel territorio, tra l’altro caratterizzati da decenni di attività, ed eventualmente interessati ad ammodernare il proprio impianto sia in termini ambientali che di benessere animale. Aziende che, senza la modifica apportata, correrebbero il rischio di veder compromesso il proprio futuro.

Il Comune precisa che la modifica non interessa quelle attività dismesse da oltre 3 anni, per le quali rimangono in vigore le disposizioni attuali.
La modifica in questione prevede la possibilità di ampliamento dell’attività al massimo al 25% della SUC esistente ed autorizzata, limitato all’interno del perimetro esistente l’impianto. E nel rispetto contemporaneo di 4 condizioni:

  • riduzione fattore ammoniaca di almeno il 70% rispetto al valore attuale;
  • adozione di almeno 10 BAT (migliori tecniche costruttive) in più a quelle minime previste per legge;
  • consistente miglioramento della dispersione degli odori con riduzione areale della “nuvola odorigena” del 60% rispetto al valore attuale;
  • possesso in proprietà o affitto di terreni come da disposizioni comma 2 art 90 LR 1/2015.

Tale incremento è subordinato inoltre, alla sottoscrizione fra Comune, Usl, Arpa e proprietario, di un piano di monitoraggio applicato alle fasi di realizzazione\servizio che prevedono 3 tre scenari:

  • Scenario ZERO rileva la situazione odorigena ed acustica allo stato esistente dell’allevamento;
  • Scenario UNO rileva la situazione odorigena ed acustica allo stato di dismissione temporanea delle parti da demolire e\o ristrutturare;
  • Scenario DUE rileva la situazione odorigena ed acustica allo stato finale dell’intervento e all’avvenuto ripopolamento delle stalle.

“Per quanto sopra – proseguono al Comune – ci sentiamo nell’assoluta condizione di rassicurare tutti i cittadini sulla nostra massima attenzione e vigilanza che presteremo nel momento in cui saremo chiamati a verificare autorizzazioni e/o permessi che comunque saranno rilasciati successivamente al rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale a cura della Regione dell’Umbria. Sarà nostra cura garantire il massimo della partecipazione decisionale con le popolazioni locali residenti nella zona sulla scorta di quanto indicato nel Testo Unico laddove si precisa che le modalità operative e gestionali del piano di monitoraggio, previsto dal Testi Unico, comprese le procedure sanzionatorie in caso di inadempienza e\o di non raggiungimento dei risultati emersi dallo studio matematico, saranno sottoposte a procedura pubblica e il relativo protocollo sarà sottoposto al voto del Consiglio comunale”.

Insomma, l’obiettivo è coniugare rispetto e valorizzazione dell’ambiente e del territorio con sviluppo economico e, nel caso in specie, con il benessere animale.

Si fa quindi appello affinché non vengano creati “allarmismi ingiustificati”.

(foto generica di archivio)

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