"ALLEANZA PER L'UMBRIA", VERTICE MARINI-DI GIROLAMO PER AFFRONTARE CON UN PROGRAMMA CONGIUNTO LA RIFORMA FEDERALISTA (foto+video Tuttoggi.info) - Tuttoggi.info

“ALLEANZA PER L'UMBRIA”, VERTICE MARINI-DI GIROLAMO PER AFFRONTARE CON UN PROGRAMMA CONGIUNTO LA RIFORMA FEDERALISTA (foto+video Tuttoggi.info)

Redazione

“ALLEANZA PER L'UMBRIA”, VERTICE MARINI-DI GIROLAMO PER AFFRONTARE CON UN PROGRAMMA CONGIUNTO LA RIFORMA FEDERALISTA (foto+video Tuttoggi.info)

Ven, 25/02/2011 - 10:00

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(Luca Biribanti) – Si è tenuta ieri pomeriggio la seduta congiunta dell'esecutivo comunale e di quello regionale, presieduta dal sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo e dal presidente della regione, Catiuscia Marini. Nell'occasione è stata presentata la nuova intesa politica “Alleanza per l'Umbria”, siglata dalla volontà comune di concertare una legislatura costituente per affrontare in modo compatto la riforma federalista che stravolgerà la fisionomia degli ordinamenti locali. “Raccogliamo la sfida che ha lanciato la presidente Marini – ha dichiarato Di Girolamo – nelle sue dichiarazioni programmatiche: quella di fare di questa legislatura una legislatura costituente che rafforzi l'identitàdell'Umbria, promuova le riforme necessarie per una pubblica amministrazione più efficiente, per una regione pienamente in grado di competere sullo scenario nazionale e mondiale, che raccolga positivamente la sfida del federalismo fiscale. Occorre una nuova stagione di programmazione, nella quale i soggetti pubblici e privati siano allo stesso tempo protagonisti e responsabili per cambiare ed innovare la nostra regione”. Il sindaco è poi passato a illustrare gli indirizzi programmatici dell'intesa,individuati in 4 punti strategici su cui la sinergia tra enti locali e regione dovrà essere particolarmente stretta:

1) Il ruolo territoriale della città, come porta meridionale dell'Umbria, che guarda ad un lato all'area metropolitana romana e laziale e dall'altro alle Marche e all'Abruzzo. Un ruolo che deve essere accompagnato da un'adeguata infrastrutturazione materiale, immateriale e logistica.

2) Il consolidamento e il rilancio del sistema industriale e manifatturiero, partendo dal patrimonio più grande, l'Ast-Tk,passando per i materiali innovativi, fino a quello della chimica, per la quale è indispensabile la positiva soluzione della vertenza Basell a cui si è aggiunta da poco quella Meraklon. Terni e Narni possono rappresentare il polo nazionale dalla green economy, potendo contare fin da ora su esperienze importanti in questo settore. Attualmente siamo al 13° posto a livello nazionale nella graduatoriadell'indice Ige (Indice Green Economy), abbiamo tutte le potenzialità per scalare la graduatoria ed arrivare in vetta.

3) La qualità dei servizi sanitari, incentrati sulla rete territoriale e sulla azienda ospedaliera ad alta specificità. “Per essa, riferimento importante per un'utenza extra regionale proveniente soprattutto dall'alto Lazio e dal Sud, sono fondamentali risorse economiche che consentono quegli adeguamenti strutturali e tecnologici indispensabili per assolvere al suo ruolo, ed una maggiore e più proficua integrazione con la facoltà di medicina.

4) La cultura, la ricerca, l'università, l'alta formazione, nel quadro dell'economia della conoscenza la cultura diventa fattore determinante dei livelli di innovazione e di produttività. Siamo impegnati per la realizzazione di un vero e proprio distretto culturale, che vede nella produzione audiovisiva il suo elemento caratterizzante. Stiamo lavorandoper recuperare l'ex Centro Multimediale e riconsegnarlo al suo mandato originario, attraverso l'intervento di aziende leader del settore. Vanno sostenuti e potenziati i centri di ricerca avanzata che si sono stabiliti nella nostra città, da quelli dell'area ingegneristica a quelli della biomedica. L'università dell'Umbria rappresenta il carburante indispensabile per far girare il motore dell'innovazione e della modernizzazione dell'Umbria. Essa inoltre è stata ed è un elemento costitutivo dell'identità dell'Umbria e della sua tenuta unitaria. Per questo credo che il suo processo di riforma e riassetto debba necessariamente essere in sintonia con quello più generale del 'sistema Umbria', costruendo livelli più alti di integrazione ed interdipendenza pur nel rispetto delle reciproche autonomie. Noi vogliamo più università, un'università regionale volano e traino dello sviluppo. Il polo di Terni può dare il suo contributo, per questo deve essere sede anche di strutture dipartimentali”.

Catiuscia Marini ha sostanzialmente ribadito e condiviso le strategie presentate dal sindaco di Terni, rimarcando con particolare attenzione la possibilità di costituire un polo sanitario regionale, mantenendo però la specificità delle aziende ospedaliere delle 2 provincie. L'argomento era stato terreno di forte contrasto negli ultimi giorni, visto che si era paventata l'idea di ridimensionare l'autonomia del Santa Maria rispetto a delle logiche di potere in favore dell'università e della città di Perugia. “Dobbiamo pensare allacostituzione di un'unica università regionale, mantenendo intatta l'autonomia e la specificità degli ospedali di Terni e Perugia – ha detto la Marini – la politica sanitaria è uno degli aspetti più importanti per il bene dei cittadini e su questo non si può sbagliare. Uniti, dobbiamo vincere la sfida federalista, consapevoli che la Regione rappresenta gli interessi della collettività e non delle singole categorie di professionisti o il particolarismo locale. A questo proposito è ora che il governo intervenga in modo più rapido sulla questione Basell. L'offerta della Novamont non rappresenta soltanto un palliativo della crisi, ma un vero e proprio investimento per il futuro, perchè il futuro è proprio della GreenEconomy”.


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