ALL'AUDITORIUM DI PALAZZO PRIMAVERA A TERNI: "MAI MORTI" UNO SPETTACOLO CHE FARA' DISCUTERE - Tuttoggi.info

ALL'AUDITORIUM DI PALAZZO PRIMAVERA A TERNI: “MAI MORTI” UNO SPETTACOLO CHE FARA' DISCUTERE

Redazione

ALL'AUDITORIUM DI PALAZZO PRIMAVERA A TERNI: “MAI MORTI” UNO SPETTACOLO CHE FARA' DISCUTERE

Mer, 29/04/2009 - 19:14

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Sabato 2 maggio, alle 21.30, all'auditorium di palazzo Primavera, Bebo Storti in “Mai Morti” con la regia Renato Sarti.

E' una produzione del Teatro della Cooperativain collaborazione con Teatridithalia e Teatri90/Maratona di Milano.

Lo spettacolo, che vede il patrocinio del comune di Terni, è un'iniziativa di varie associazione ternanae, tra queste Germinal Cimarelli e Interni. L'ingresso è gratuito.

“Mai Morti è uno spettacolo che fa discutere, arrabbiare, divide, emoziona e commuove”. Con una scrittura evocativa (una sorta di affabulazione nera), Renato Sarti ripercorre la nostra storia recente attraverso i racconti di un uomo mai pentito, per riflettere su quanto – in Italia – razzismo, nazionalismo e xenofobia siano ancora difficili da estirpare.

È affidato a Bebo Storti il difficile compito di dare voce a questo nostalgico delle “belle imprese” del ventennio fascista, oggi impegnato in prima persona a difesa dell'ordine pubblico contro viados, extracomunitari, zingari e drogati. Mai Morti era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas. A questa formazione, che operò a fianco dei nazisti nella repressione antipartigiana, e al magma inquietante del pianeta fascista il personaggio guarda con delirante nostalgia. Durante una notte milanese dei nostri giorni il protagonista si abbandona a ricordi sacri, lontani, cari. Evoca il bell'agire della Ettore Muti, banda fascista che Mussolini elevò a legione autonoma che rimarrà tragicamente nella memoria della città per la ferocia delle torture praticate a centinaia di antifascisti. Rivive la strage della comunità copta di Debrà Libanos, a novanta chilometri da Addis Abeba, dove nel 1937 il viceré Rodolfo Graziani e il generale Maletti Pietro Senior si resero protagonisti dell'eccidio di 2000 fra fedeli e diaconi. Accenna all'uso indiscriminato e massiccio dei gas da parte dell'esercito italiano in Africa contro le popolazioni civili. E ancora rievoca le più orribili imprese portate a termine dalla Decima Mas nel Canavese e in Friuli nel 1944.


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