L'Auditorium San Domenico di Foligno ha accolto ieri pomeriggio con fragorosi e ripetuti applausi gli artisti che hanno eseguito la famosa operetta di Franz Lehàr, “La Vedova Allegra”, in una produzione organizzata dagli Amici della Musica di Foligno, in collaborazione con l'Amministrazione comunale. A condurre nella trama le diverse partiture della Vedova Allegra, sono state le voci di artisti di primissimo piano dell'operetta nazionale ed internazionale. A cominciare dalla straordinaria Daniela Mazzucato (Hanna Glawari), in questi giorni protagonista di Vedova Allegra al Teatro dell'Opera di Roma con la direzione di Daniel Oren, per giungere a Elio Pandolfi (Njegus), maestro indiscusso dell'operetta, e Max René Cosotti (Camille de Rosillon), ora a Cagliari per Orfeo all'Inferno di Offenbach. Con loro, a rendere lieve e accattivante lo spirito del lavoro di Lehàr, la folignate Maura Menghini (Valencienne), Giorgio Gatti (il barone Mirko Zeta), Carlo Riccioli (il conte Danilo Danilovic), Gabriele Mangione (il visconte Cascada), Sergio Maccabei (Raoul de St-Brioche) e il Gruppo vocale “J. Hoffenbach”. Al pianoforte, il nuovissimo e prezioso grancoda Fazioli dell'Auditorium, il pianista Marco Scolastra, anc'egli accolto da calorosi applausi. L'adattamento dei dialoghi è stato di Gianni Gori. In apertura di concerto, a sottolineare l'impegno dell'Associazione Amici della Musica di Foligno, è intervenuta la sua Presidente, Ambra Ciccolari. Nel duo breve saluto di buon augurio per il nuovo anno, il sindaco di Foligno, Manlio Marini, ha rivolto il suo pensiero “a tutti i folignati, in particolare – ha detto – a coloro che versano in precarie condizioni di salute o che hanno difficoltà economiche”. Al termine, tutti gli artisti sono stati ripetutamente chiamati in scena per un meritato tributo in applausi da parte del folto pubblico dell'Auditorium S. Domenico.