Categorie: Cronaca Terni

Allarme truffa su internet; finte email e avvisi su pc firmati Guardia di Finanza

Anche a Terni e provincia la Guardia di Finanza mantiene alto il livello di attenzione su truffe via internet di cui alcune particolarmente originali.
Da ultimo, anche in provincia, sono pervenute segnalazioni su un nuovo meccanismo di frode: accade che improvvisamente sul pc esca un avviso, firmato Guardia di Finanza, in cui si afferma che “”il computer che stai usando è stato bloccato per attività illecite. Per sbloccarlo occorrono cento euro da versare attraverso operatori finanziari telematici””.
Su questa frode coadiuvati, sta anche lavorando il reparto punta delle Fiamme Gialle: il NUCLEO SPECIALE FRODI TELEMATICHE – G.A.T. (Gruppo Anticrimine Tecnologico della Guardia di Finanza). È ovvio che la richiesta di 100 euro è truffaldina e che con un po’ di pazienza il pc si sblocca. Le istruzioni relative allo sblocco del Personal Computer si posso reperire al sito web www.gat.gdf.it/.
Questa ultima frode si affianca a altre che imperversano su internet giocando sulla buona fede di chi sta al PC: già noto il pishing, cioè mail inviate all’utente, in cui si si dice che il conto bancario sarà chiuso se non verranno comunicati i propri dati, quali carta di credito, pin, password. Si millanta la necessità di un aggiornamento dei dati ; può inoltre anche accadere che le mail invitino a cliccare su un su un logo, che fa entrare in siti web molto simili a quelli ufficiali delle Banche, inducendo in errore l’utente. Per evitare tutto ciò basta tenere sempre presente che nessuna banca o gestore di carte richiede dati in questo modo; per dirimere eventuali ulteriori dubbi basta contattare i numeri verdi delle banche.
In circolazione anche lo smishing, un sms sul proprio cellulare in cui si invita il destinatario a contattare un certo sito, per ottenere suonerie gratuite o a chiamare un certo numero telefonico, per recuperare una imprevista vincita che, per essere riscossa ,necessita di comunicazione di tutti i propri dati sensibili, quale il pin del bancomat o della carta di credito.
E a quel punto il gioco è fatto.
Bastano comunque piccoli accorgimenti per non cadere nei tranelli.