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Allarme rosso per Palazzo Corvi-Zacchei, crollano finestre e davanzali / Facciata nel degrado, guarda

Versa in condizioni critiche Palazzo Corvi Zacchei Travaglini, uno degli edifici storici e di maggior pregio di Spoleto, situato in pieno centro storico a due passi da via del Duomo e dalla chiesa di San Filippo. In una situazione di degrado generale, a destare le maggiori preoccupazioni è lo stato della facciata prospiciente via S. Giovanni e Paolo, da dove qualche giorno fa si è staccata una porzione di davanzale di una finestra. Una fortuna che nessuno si trovasse a passare di lì in quel momento: le conseguenze sarebbero potute essere molto serie. Risale a qualche mese fa, invece, il crollo di una persiana, stavolta sul lato di via Filitteria: anche quella volta nessuno si fece male, ma dovettero intervenire i Vigili Urbani.

Il transennamento dell’intero perimetro dell’edificio posto in essere dai Vigili del Fuoco, per quanto necessario, non può certo essere risolutivo. Nuovi crolli e cedimenti potrebbero essere infatti “dietro l’angolo”, basta osservare qualche secondo la facciata per rendersene conto.

Ecco il motivo dell’ordinanza emessa dal sindaco Daniele Benedetti, che ordina all’amministratore del condominio di “procedere all’immediata eliminazione del pericolo in corrispondenza della facciata posta su via S. Giovanni e Paolo mediante la messa in sicurezza di tutti gli elementi della facciata quali davanzali, marcapiani, intonaco e sporto di gronda dell’edificio al fine di eliminare la possibilità di ulteriore caduta di materiale sulla pubblica via” , e di “mantenere in efficienza le transennature poste in via provvisoria da personale dei VV.FF e del Comune di Spoleto a delimitazione dell’area sottostante la zona di possibile caduta delle parti pericolanti lungo via S. Giovanni e Paolo e provvedere entro 5 giorni dal ricevimento della presente alla posa in opera di proprie opere provvisionali per la delimitazione dell’area al fine di impedire l’accesso all’area sottostante fino all’eliminazione del pericolo”.

Qualora il soggetto interessato non dovesse ottemperare a tali disposizioni entro 30 giorni dal ricevimento dell’ordinanza sarà il Comune ad attivarsi in prima persona, addebitando l’intera spesa a carico dei responsabili ed effettuando le necessarie segnalazioni all’autorità giudiziaria, oltre ad applicare le previste sanzioni amministrative, che oscillano tra i 25 e i 500 euro. (Jac. Bru.)

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