E’ allarme rosso per i conti del Comune di Foligno: non c’è alcun rischio default, ma la situazione è comunque preoccupante e richiede massima allerta.
A seguito di un provvedimento del ministero dell’Economia, si è infatti venuto a creare, di punto in bianco, un maxi buco di bilancio che ammonta a circa un milione e duecentomila euro.
Un fulmine a ciel sereno, che ha lasciato di stucco lo stesso assessore al Bilancio Elia Sigismondi, che non esita a bollare il provvedimento del Governo come schizofrenico ed incomprensibile.
Ma cos’è successo? A lanciare per primo l’allarme, attraverso una nota stampa, è stato Riccardo Meloni capogruppo consiliare di Forza Italia. “Secondo il ministero dell’Economia e Finanze, ai comuni che non hanno votato il bilancio entro il 30 luglio – fa sapere l’esponente azzurro – non è consentito dare seguito alle delibere circa la variazione delle tasse comunali. Così che – spiega Meloni – non potrà essere aumentata la tassazione. Se non sarà trovata una soluzione, l’amministrazione comunale dovrà rinunciare e tagliare su servizi ed investimenti”. Ed arriva una sonora stoccata politica. “Per vicissitudini interne, la maggioranza, nel luglio scorso, abbandonava l’aula, caso quasi unico nel panorama nazionale – scrive il capogruppo forzista – in quanto incapace di votare il bilancio. Decise di riconvocare il consiglio comunale il 31 luglio – incalza – nonostante la scadenza fosse al 30, tranquillizzando i cittadini, asserendo che il ritardo di un giorno non avrebbe comportato nessuna ripercussione. Ora però, tutti i nodi vengono al pettine”.
“Il provvedimento – conferma l’assessore al Bilancio, Elia Sigismondi – interessa almeno altri quattrocento comuni. E’ già stato presentato un apposito emendamento in Parlamento, per porre rimedio alla situazione. E comunque anche come Comune di Foligno abbiamo subito inviato le opportune controdeduzioni e rimostranze – annuncia – tra l’altro, luglio ha 31 giorni, non 30 e sinceramente non si capisce il senso di quest’iniziativa. Il nostro bilancio è stato messo in sicurezza in via cautelativa – sottolinea – ed abbiamo anche incassato oltre 450mila euro di entrate correnti, nonché accreditato importanti trasferimenti.
Se la situazione non si dovesse sbloccare – annuncia Sigismondi – per il prossimo anno saremmo costretti a rivedere impegni di spesa e fare ulteriori economie. Resta un fatto paradossale, mentre l’aumento della Tasi resterebbe congelato – rileva – la riduzione della Tari, del cinque per cento, l’abbiamo di fatto già applicata”.