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Allarme per frati Monteluco, appello Rotary in vista XXXI° Congresso

Presentato oggi a Palazzo Mauri il XXXI° Congresso Distrettuale del Rotary Club, Distretto 2090 Italia (Abruzzo Marche Molise Umbria), che si terrà a Spoleto il prossimo 20 e 21 Giugno al Chiostro di San Nicolò. Presenti alla conferenza stampa Bruno Gori, presidente del Comitato organizzatore, Marco Bellingacci nella sua qualità di Governatore del Distretto 2090, il Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli e il responsabile della comunicazione per il Rotary Club Spoleto Filippo Casciola. 

Dopo un anno di conduzione, come previsto dalle regole del Club, in occasione del Congresso, Marco Bellingacci lascerà l’incarico che verrà assegnato a Sergio Basti, del Distretto 2090. Erano molti anni che uno spoletino non ricopriva l’incarico di Governatore: l’ultima volta era stato nel 1988 con il compianto Arturo Canessa. Tra i soci c’è dunque un giustificato orgoglio nel sapere che la città di Spoleto è stata sempre veicolata in ogni visita che il Governatore ha fatto nei vari Club del Distretto.
“Ho sempre portato con me un manifesto del Festival o un libro, qualcosa che potesse comunicare la ricchezza del nostro territorio” racconta Belingacci, che a fine mandato opera anche un piccolo bilancio raccontando cosa rappresenta nel mondo l’azione dei rotariani. “Abbiamo recentemente salvato la vita a 5 bambini albanesi che si sono potuti operare grazie alla nostra assistenza, mentre senza questo aiuto sarebbero stati destinati a morte sicura. Siam impegnati anche in Zambia. Da poco abbiamo concluso l’attività di 3 campus per disabili con l’assistenza sul campo dei nostri stessi soci, una esperienza toccante”.

Filippo Casciola ricorda poi come l’azione del Rotary nel mondo ha consentito il debellamento pressochè definitivo della poliomielite, grazie ad una costante campagna di vaccinazione sostenuta appunto dai Club.
La chiusura di un governatorato “spoletino” quindi avverrà nella città del Festival con un tema portante che sarà intitolato “Il Rotary per il futuro dell’economia italiana”, con un parterre di ospiti prestigiosi, come Enzo Moavero Milanesi, già Ministro nel governo Monti e poi Letta. E poi Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere e vicepresidente di Confindustria ed anche Antonio Piretti, presidente del premio “Galileo Galilei”, Alberto Bombassei patron della Brembo,  oltre a tutti gli altri ospiti e soci, a partire dal presidente del Rotary Club Spoleto, l’avvocato Roberto Calai.
Attesi a Spoleto per l’appuntamento di sabato 20 e domenica 21 giugno almeno 360 congressisti, il numero attuale degli iscritti riferito in conferenza stampa da Marco Bellingacci, e suscettibile di ulteriore aumento nei rimanenti due giorni di attesa. Un importante contesto per il turismo degli eventi o cosidetto “congressuale”, che da sempre è un po’ il convitato di pietra delle discussioni tra addetti ai lavori su come sviluppare la città dal punto di vista dell’accoglienza. In ogni caso il Congresso Distrettuale del Rotary rappresenta un evento corposo in termini di economia per la città, e questo è un fatto.
Simpatica la gag tra il sindaco Cardarelli, iscritto al Lions Club ed il Governatore Bellingacci. Mentre il Governatore si rammarica in tono scherzoso di aver chiesto l’iscrizione al sindaco che però ha preferito poi l’altra associazione, Cardarelli, con la battuta pronta racconta la storiella, ormai leggenda, secondo cui il Lions sarebbe nato dall’aggregazione degli autisti delle auto su cui viaggiavano i membri Rotary. Insomma una scelta, per Cardarelli, più “popolana” e meno elitaria, un po’ com’è nel carattere del primo cittadino. Il sindaco non manca di ringraziare il Rotary per aver scelto la città e sottolinea come i service del club rappresentano un esempio di solidarietà sociale aldilà del ruolo o della posizione economica che si ricopre.
Al Congresso Distrettuale, prenderà la parola anche frate Matteo, padre Guardiano del Convento dei Frati Francescani di Monteluco, che potrà raccontare in prima persona un nuovo service che il Rotary lancerà a breve “Una tegola per Monteluco”.
A quanto pare, ed è questa la notizia clamorosa, l’Ordine dei Frati Minori della Provincia di Assisi avrebbe voluto far rientrare alla casa madre di Assisi i frati del Convento di Spoleto a causa dell’impossibilità economica di riparare i tetti dell’immobile che, va ricordato, sono di proprietà del Comune (spesa orientativa 100mila euro).
Un evento a dir poco apocalittico se solo si pensa a cosa ha rappresentato e rappresenta il Convento di Monteluco per generazioni e generazioni di spoletini, ma sopratutto per la storia secolare del territorio nel suo complesso. L’altissimo significato del francescanesimo rappresentato da un sito conventuale nel quale lo stesso Poverello di Assisi si fermò per un lungo periodo (1212 ndr.) e che narra nella storia del Santo la parte più legata al misticismo cristiano, forse la più genuina in rapporto alla santità, il fatto stesso che a Monteluco arrivano per il loro periodo di duro apprendistato ed educazione i probandi prima di potersi dispiegare verso l’appartenenza all’Ordine, non può essere cancellata per un tetto malmesso, oltretutto lasciando senza prospettiva certa il futuro del sito storico, vista la situazione economica del Comune
Ed è per questo che Rotary e Comune si sono attivati per lanciare una raccolta fondi che dovrebbe poter consentire almeno i primi interventi di urgenza. Varrebbe la pena fare una riflessione più approfondita sulle vicende recenti dell’Ordine dei frati minori francescani e del loro dissesto finanziario con risvolti penosi e penali e su cui è calata la scure di Papa Francesco. Chi meglio di lui del resto che si è intitolato al poverello di Assisi. Ma forse le parole giuste le potrà trovare Padre Matteo, il maestro dei probandi. Un duro mestiere quello di dare l’esempio.

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