Una festa dell’Immacolata tra le polveri sottili nella regione verde. Su quattordici punti di rilevamento nella giornata di ieri ben 11 hanno segnato uno sforamento dei limiti, e una delle 14 centraline ha registrato l’avvicinamento alla soglia critica. Ma i dati preoccupano di più se li si osserva nel lungo termine. Infatti dai rilevamenti dell’Arpa emerge come la situazione più critica di inquinamento sia nel ternano e a Perugia dove le previsioni meteo danno in assenza di piogge e vento ancora il bollino rosso.
Il dato è espresso in microgrammi al metro cubo e quelli dell’8 Dicembre parlano per Perugia di 65 (Parco Cortonese), 84 (Ponte San Giovanni), 67 a Fontivegge, tutte evidenziate in rosso a segnalare il superamento della soglia. Stesso vale per Città di Castello con 97, Gubbio con 59, Magione con 57, Foligno con 116. E poi c’è Terni con 101 a Borgo Rivo, Carrara con 196 e Le Grazie con 105. A Narni 73 e Spoleto sulla soglia color arancio con 38. Il tutto sotto un tetto limite che è fissato a 35.
Dal 1 gennaio del 2015 a detenere la maglia nera degli sforamenti della soglia è sicuramente Terni che per ben 40 giorni (nel caso della centralina di Borgo Rivo) e 47 giorni (nel caso de Le Grazie) ha superato il limite nella media delle 24 ore. Seguono Foligno (Porta Romana) e Perugia (Ponte Sa Giovanni) con 22 sforamenti.
Da giovedì 10 dicembre intanto a Foligno, per causa del superamento dei livelli di PM10, scatterà la chiusura eccezionale al traffico veicolare, nel perimetro del centro storico, con le medesime modalità che si applicano nelle giornate di domenica e lunedì per il contenimento dell’inquinamento atmosferico dalle 8.30 alle 12,30 e dalle 15.30 alle 19.30 fino a quando i valori non torneranno entro le soglie. Questo al momento risulta essere l’unico provvedimento anti inquinamento preso in tutta la Regione.
Per quanto riguarda invece le stazioni di rilevamento collocate in aree suburbane con l’obiettivo di valutare eventuali impatti sulla qualità dell’aria prodotti, nelle aree circostanti, da impianti industriali c’è da rilevare lo sforamento di Spoleto (San Martino in Trignano) con 57, considerando che dall’inizio dell’anno quello stesso sito è già andato 24 volte oltre il limite. Ma la maglia nera anche in questo caso va purtroppo a Terni e precisamente nella zona di Maratta e a Prisciano dove i microgrammi al metro cubo sono addirittura rispettivamente 73 e 86 e i giorni in cui questo si è verificato sono 26 e 24.