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ALLARME INCENDIO, SCATTA L’ESERCITAZIONE DELLA PROCIV (Foto)

Poco meno di 200 persone (170 per la precisione), in rappresentanza degli enti pubblici territoriali e delle associazioni di volontariato, hanno partecipato ieri a Roviglieto di Foligno all’esercitazione di protezione civile e di prevenzione da rischi.

La complessa prova, consistente nello spegnimento di diversi folocai di incendio e nel salvataggio di alcuni feriti, programmata dal servizio di protezione civile del Comune di Foligno e dalla Consulta comunale delle associazioni di volontariato di Protezione civile, ha preso avvio alle 14,30 a seguito di segnalazione di incendio boschivo.

La zona interessata è stata prontamente individuata per le sue caratteristiche funzionali all’esercitazione, con il pronto intervento degli enti e delle associazioni di volontariato coinvolti nell’esercitazione: Regione dell’Umbria, Provincia di Perugia, Anci, Comune di Foligno, Arpa, Corpo forestale dello Stato, Comando provinciale dei Vigili del fuoco, Polizia di stato, Carabinieri, Compagnia Guardia di Finanza di Foligno, Polizia municipale, Asl n.3, CRI, Croce Bianca, Enel, Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio, Consorzio Bonifica Umbra. Alto anche il numero degli automezzi utilizzati, compresi due elicotteri, uno dei Vigili del fuoco per il recupero di un ipotetico ferito e l’altro della Guardia Forestale, munito di cestello antincendio. Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, intervenuto per verifare di persona l’andamento delle attività esercitative, al termine dela prova si è personamente congratulato con tutti i partecipanti, per il’impegno messo anche in questa circostanza. “Come Amministrazione comunale – ha sottolineato Mismetti – puntiamo con decisione nelle esercitazioni di protezionre civile, anche perché questo permetterà di ridurre i molteplici rischi nel momento che si dovesse intervenire in eventi calamitosi reali”. L’esercitazione ha preso spunto dalla necessità di verificare la capacità organizzativa dei volontari e forze dell’ordine per evitare il ripetersi di eventi tragici, come quello avvenuto a Peschici che nel 2007 che provocò vittime e distruzioni.