Dopo l’allarme furti, ad Assisi si rinnova il protocollo per il controllo del vicinato. Con la città divisa in 5 aree ed i volontari a vigilare sul territorio. L’amministrazione comunale è infatti al lavoro per rendere operativo il protocollo per il controllo di vicinato che prevede una sinergia tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine al fine di garantire la sicurezza del territorio.
Dall’anno scorso che il protocollo è stato rinnovato, con validità biennale, sono stati eseguiti una serie di passi sulla base delle linee guida per attuare i modelli organizzativi per la sicurezza integrata e partecipata tra le varie componenti che operano in città.
Il controllo di vicinato mira a coinvolgere i cittadini per contribuire alla prevenzione di fenomeni di illegalità e a rimuovere elementi che possono costituire un presupposto al degrado della vita collettiva. Oltre che sulla sicurezza, il protocollo prevede il controllo dell’ambiente e del decoro urbano, anche al fine di ridurre il divario tra la percezione dell’insicurezza e il numero di reati effettivamente commessi, e garantire, allo stesso tempo, una più efficace segnalazione alle forze dell’ordine dei comportamenti illegali.
Il progetto di controllo del vicinato è stato elaborato dal Comune di Assisi con il proprio corpo di polizia locale, come ente con approfondita conoscenza del territorio, e riguarda tutta l’area cittadina comune -comprese tutte le frazioni- e si sono susseguite riunioni per creare, per ogni zona, gruppi di cittadini organizzati.
I gruppi sono cinque e riguardano le seguenti aree in cui è stato suddiviso il territorio comunale:
1) Costa di Trex, Armenzano, Paradiso, Porziano, Santa Maria di Lignano e Pieve San Nicolò;
2) Torchiagina, Petrignano, Sterpeto, Palazzo, Mora, Tordibetto, San Gregorio, Rocca Sant’Angelo;
3) Tordandrea, Castelnuovo, Capodacqua, Rivotorto, San Vitale;
4) Assisi capoluogo;
5) Santa Maria degli Angeli.
Per ogni gruppo di cittadini è stato individuato un coordinatore, il cui nominativo è stato comunicato alla Prefettura, alla Questura e al Comando Provinciale dei carabinieri.
In tempi brevi si avranno le dovute risposte dagli enti citati preposti alla sicurezza del territorio, il tema della sicurezza come è noto è di stretta competenza della Prefettura e degli organi da essa dipendenti, ma l’amministrazione locale guidata da Stefania Proietti fin dal suo primo insediamento non ha risparmiato impegno e collaborazione per garantire il benessere della comunità.
Si ricorda che a ogni gruppo possono partecipare volontariamente i cittadini che aderiscono al progetto e che risiedono nell’area di riferimento; le comunicazioni all’interno del gruppo potranno avvenire mediante messaggistica istantanea su piattaforma whats app e mailing list (non si potrà inserire notizie riguardanti le pattuglie delle forze di polizia, violare la privacy altrui, minacciare o insultare altri utenti, pubblicare o condividere contenuti inappropriati).
Il gruppo, quindi il cittadino, potrà segnalare così direttamente ed efficacemente eventuali vulnerabilità ambientali, comportamenti sospetti, elementi e/o fatti di interesse al Comune o alle forze di polizia; in particolare, per ipotesi di reato le segnalazioni dovranno pervenire alle forze dell’ordine utilizzando i normali canali 113-112; per comunicazioni relative a situazioni di degrado e mancato rispetto del regolamento di polizia locale ci si potrà rivolgere alla centrale operativa dei vigili al numero 075-812820.
I gruppi di vicinato, che sono degli “osservatori volontari”, non si sostituiscono mai alle forze dell’ordine, avendo soltanto l’obiettivo di affiancarle nella segnalazione e nell’osservazione del territorio e non si tratta neppure di “ronde volontarie”. “Su questo tema non ci siamo mai fermati – ha spiegato il vice sindaco Valter Stoppini che ha la delega alla sicurezza e alla legalità – tanto è vero che anche la scorsa settimana ci siamo impegnati nel progetto “Borghi Sicuri” in collaborazione con la polizia di Stato per rafforzare i controlli nelle frazioni e tutelare i cittadini dalle incursioni della criminalità. La nostra città, come è evidente, non è immune da atti di delinquenza comune per questo è fondamentale l’apporto dei cittadini nel fare quadrato insieme alle forze dell’ordine e alle istituzioni. Il nostro è un Comune molto esteso con 20 frazioni su 186 chilometri quadrati per cui la sinergia così modellata può produrre effetti efficaci, e cioè prevenire il verificarsi di reati e ridurre la percezione dell’insicurezza. In sostanza il protocollo di vicinato è lo strumento per favorire quel senso civico indispensabile a contrastare la criminalità e a diffondere la cultura della legalità”.