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Allarme carcere di Terni / In arrivo 300 detenuti ‘speciali’

A lanciare l’allarme per la situazione che si va delineando per il carcere di Vocabolo Sabbione di Terni, sono i delegati sindacali di tutte le sigle della categoria. Questa mattina, nella sala della giunta di Palazzo Spada c’è stato un incontro con le istituzioni. Al tavolo, oltre ai delegati sindacali, c’erano l’on. Giampiero Bocci, il sen. Gianluca Rossi, il sindaco di Terni, Lepoldo Di Girolamo e il presidente dell’associazione Prometheus, Daniele Pace.

La questione sulla quale si è cercato di fare chiarezza è l’imminente apertura del Nuovo Padiglione e l’arrivo di 300 detenuti Alta Sicurezza, sollevando sia una problematica interna, nel carcere lavorano solo 195 persone tra agenti di Polizia e assistenti, che una esterna, visto che la città diventerebbe certamente meno sicura: “Vogliamo portare alla vostra attenzione il problema sicurezza a Terni – si legge una nota congiunta delle sigle sindacali – purtroppo sottaciute da tutti, ma la cosa più grave è che la maggior parte dei cittadini ternani non è informato di quanto sta accadendo.

Abbiamo sempre pensato – continua la nota – che uno dei compiti più importanti sia quello di fare informazione o meglio una buona informazione e tentare di migliorare le condizioni di lavoro non solo dei colleghi, ma anche di tutti i cittadini, non fosse altro perché molti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine sono prima di tutto cittadini Ternani.

Non possiamo pertanto tacere su quanto sta accadendo, nel più completo silenzio, nella Casa Circondariale di Terni, dove, è opportuno ricordarlo, sono presenti persone che, per i loro precedenti penali e per i loro percorsi criminali (associazione mafiosa, ndrangheta, camorra, terrorismo, mafia e sacra corona unita), possono essere considerati detenuti speciali, sottoposti al regime detentivo c.d. “41/bis” e di Alta Sicurezza (A.S.2 e A.S.3).

 L’arrivo di ulteriori 300 detenuti – conclude la nota – A.S.3 determineranno il trasferimento di interi nuclei (soprattutto familiari) che scelgono di sovente la nostra Provincia e la nostra città per stabilizzarsi e continuare tranquillamente la loro attività criminale.

 Non vogliamo certo continuare l’elenco delle problematiche parlando dei collaboratori di giustizia e dei soggetti con l‟obbligo di soggiorno che numerosi risiedono in città, che hanno portato ad infiltrazioni di soggetti appartenenti ad organizzazioni criminali, rendendo critica la sicurezza di Terni e Provincia”.