Aggiornamento h 17,45 – Gli artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia hanno effettuato un primo sopralluogo sui due ordigni che, fortunatamente, sono risultati privi di carica esplosiva all’interno, e pertanto inermi. Risalirebbero ai primi anni ’60, ma rimane ancora il mistero su chi, e per quale motivo, li abbia portati all’isola ecologica. I colpi da mortaio rimangono comunque sotto sequestro e per riaprire l’isola ecologica bisognerà attendere l’arrivo degli artificieri dell’Esercito, previsto per venerdì.
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Aggiornamento h 15,10– Divieto assoluto di entrare all’interno dell’isola ecologica. È quanto prescrive l’ordinanza firmata questa mattina dal Sindaco Fabrizio Cardarelli, a seguito del ritrovamento di due ordigni bellici in buono stato di conservazione e “risalenti probabilmente alla II guerra mondiale”. Nell’ordinanza, che è stata trasmessa alla Valle Umbra Servizi (V.U.S.), alla Prefettura di Perugia, alla Regione Umbria e a tutte le Forze dell’Ordine operanti nel territorio, vengono anche indicate le isole ecologiche in prossimità del Comune di Spoleto. In questi giorni i cittadini potranno infatti recarsi a Castel Ritaldi nella zona industriale (l’isola ecologica è aperta il mercoledì e il sabato dalle ore 8.30 alle 11.30 e il venerdì dalle 15 alle 18) e a Campello sul Clitunno in località Pissignano (il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 11.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30).
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Aggiornamento h 11,20 – Sono due colpi da mortaio gli ordigni rinvenuti stamattina in un cassonetto della stazione ecologica della VUS, a Santo Chiodo. A trovarli, gli operatori che come ogni mattina aprono al pubblico il centro di raccolta, i quali hanno immediatamente allertato i Carabinieri. Gli ordigni erano in una busta di plastica, accanto ad un cassonetto. Chi ha deciso di abbandonarli lì ha presumibilmente scavalcato il cancello durante la notte. I Carabinieri hanno apposto i sigilli all’area che rimarrà interdetta fino all’arrivo degli artificieri (presumibilmente, non prima di venerdì). Poco o nulla si sa al momento sull’origine degli ordigni. Forse, ma per ora è solo un’ipotesi, si tratta di due residuati bellici.
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Trovati due ordigni esplosivi tra i rifiuti ingombranti questa mattina nella stazione ecologica gestita dalla VUS a Santo Chiodo. L’operatore che li ha individuati ha subito chiamato i carabinieri, che hanno rilevato che le due bombe inesplose erano un grosso pericolo e hanno quindi disposto la chiusura del centro di raccolta.
Si sa per certo intanto che gli artificieri di stanza a Terni, non potranno intervenire prima di venerdì 21 agosto, perchè impegnati in altri due interventi fuori regione. conseguentemente l’impianto non potrà essere riaperto fino a che le bombe non verranno rimosse. La VUS darà comunicazione agli utenti della riapertura dell’impianto appena avrà notizie in merito.
Il cassone dei rifiuti ingombranti nel quale sono state trovate le bombe era in prossimità della recinzione; si presume che gli ordigni siano state depositati nella notte dall’esterno della recinzione. Rimane il dubbio se le bombe siano solo due o ce ne possano essere altre abbandonate con lo stesso sistema. E’ evidente la preoccupazione per il fatto accaduto. Si dovrà infatti stabilire quanto il gesto sia frutto della involontarietà, ad esempio magari dopo lo sgombero di una cantina, o quanto piuttosto il gesto sconsiderato di qualcuno che non ha avuto il coraggio di avvertire prima le Forze dell’Ordine. Aggiornamenti nel corso della mattinata