Quella polvere non era antrace. Un sospiro di sollievo è il caso di dirlo. Ma resta comunque un gesto inquientante quello ai danni di una azienda e di uno studio legale di Basti Umbra dove la scorsa settimana sono state recapitate due distinte buste con dentro una polever bianca e la scritta “contiene antrace”.
Ora finalmente i risultati delle analisi effettuate dall'Istituto Zooprofilattico di Foggia, hanno dato esito negativo. Nelle missive non erano contenute sostanze nocive. L 'allarme era scattato quando era stato notato che sul frontespizio delle buste una scritta indicava che all'interno c'erano “polveri di antrace”. Sei persone, tutte donne, entrate in contatto con le buste in due distinti momenti della giornata sono state trasferite all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia e ricoverate, seppure per alcune ore, nella struttura complessa di Malattie Infettive.
Seguendo un preciso protocollo, tutte erano state sottoposte a terapia antibiotica, che é proseguita fino a questa mattina, quando si é avuta notizia dei risultati delle analisi di laboratorio. I medici avevano da subito espresso forti dubbi che potesse trattarsi di polveri di antrace sia per l' assenza di sintomatologia da parte delle persone che erano entrate in contatto con le due buste, sia per il colore delle polveri stesse, e di questo era già stata data comunicazione per tranquillizzare i cittadini. Sul posto dove erano state trovate le due buste erano intervenuti i Carabinieri di Assisi e i Vigili del Fuoco.
A dare notizia che sotto il profilo sanitario il caso é chiuso (ovviamente la terapia farmacologica é stata interrotta) é stata la prof Daniela Francisci della S.C. di Malattie Infettive , che si é tenuta costantemente in contatto con la Direzione Medica Ospedaliera, che nel primo pomeriggio di oggi lunedì 20 rende noto l'esito degli esami di laboratorio attraverso l' ufficio stampa dell'azienda ospedaliera.