Nel dipingere a fresco La luce dell’Antica Madre (1937), Gerardo Dottori stabilisce una stretta associazione tra la storia dell’Italia antica, la storia contemporanea e il ruolo diplomatico-culturale dell’Università per Stranieri di Perugia. Temi dibattuti al tempo, come il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, l’Impero, le ambizioni di «primato» politico-culturale o il «nuovo ordine» corporativo contribuiscono, nell’affresco concepito per l’Aula Magna di Palazzo Gallenga, a definire in dettaglio un programma figurativo ampio e molteplice, capace di dialogare con le più celebri imprese decorative dell’arte italiana degli anni Trenta, condotte all’insegna del motto «le pareti ai pittori».
Dottori non rinuncia qui a contribuire in modo originale, a tratti persino eterodosso, al dibattito sull’”arte sacra”, muovendosi ben oltre i confini assegnati da Marinetti o altri al problema della nuova iconografia; e definisce in modo organico il rapporto esistente tra arte, politica e ideologia.
Michele Dantini, professore di storia dell’arte contemporanea all’Università per Stranieri di Perugia, e Massimo Duranti, responsabile dell’Archivio Gerardo Dottori, discutono di tutto questo nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia mercoledì 8 novembre alle ore 17.30. Nell’occasione della conferenza, promossa in collaborazione con il Comune di Perugia, saranno visibili al pubblico anche opere normalmente non esposte, facenti parte delle collezioni dell’Ateneo: e cioè il Ritratto di Mussolini di Gerardo Dottori, il Ritratto di Mussolini di A. Bruschetti e i busti di Mussolini e Vittorio Emanuele III, rispettivamente di Tommaso Peccini e Bruno Arzilli, posti in origine a fianco dell’affresco La luce dell’Antica Madre.