Mercoledì 23 aprile 2008 alle ore 21, grazie alla disponibilità della S.S.I.T. Spoletina Trasporti, verrà presentato a Spoleto negli spazi del parcheggio della “Spoletosfera” lo spettacolo teatrale dal titolo “Sto diventando un uomo” di Claire Dowie. L'evento, prodotto da Alternativateatro di Cagliari, sarà interpretato dall'attrice Monica Serra, con la regia e i costumi di Marco Nateri.
Nella riduzione teatrale di Marco Nateri, del testo di Claire Dowie “H to HE”, l'attrice Monica Serra, si ritrova ad affrontare un ironico, talvolta drammatico monologo; la stessa autrice ed attrice Claire Dowie portò in scena a Londra H TO HE, I'M TURNING INTO A MAN possiamo dire liberamente ispirato alla “Metamorfosi” di Kafka.
Claire Dowie, drammaturga, attrice, poetessa inglese racconta di Helen: “non ha più 20 anni, si sta avvicinando a quell'età indefinita in cui una donna diventa invisibile agli occhi degli uomini.
“Una mattina H si sveglia (come accade a Gregor Samsa) e si accorge che la sua mano destra è cresciuta e agisce di sua volontà toccandole le tette e compiendo un catalogo di gesti scandalosi ed inconsulti. Dopo un po' si accorge che anche il piede destro è più grande, durante la notte si è allungato. E' curioso un piede da uomo con lo smalto sulle unghie. Andare in bagno è un problema. L'istinto le fa alzare la tavoletta del water! Ma lei.. resiste. Non vuole fare pipì in piedi. Cosa sta succedendo?
Ebbene si, H (Helen) sta diventando un uomo. E' questa la svolta ingegnosa dell'autrice, esplorare non solo la paura di invecchiare delle donne, ma anche i temi dell'identità e della sessualità”
La nostra Helen si muove contrappuntata da brani musicali in uno spazio dove campeggia un cumulo di vestiti, una passerella creata da risme di vecchi quotidiani a segnare il passare del tempo.
Il percorso di Helen è assai complesso: uomo, donna, gay, maschio, gay, femmina, travestito, ed improvvisamente la nostra protagonista si chiede “Chi siamo? Chi siamo per la società?”
Claire Dowie, autrice del testo, è sicuramente uno dei personaggi più divertenti, anticonformisti e iconoclasta dell'attuale teatro inglese. Nata a Birmingham una quarantina di anni fa, vive e lavora a Londra. Lesbica dichiarata, sposata con un regista gay e madre di due figli, è uno dei maggiori rappresentanti del movimento stand-up comedy. E' pubblicata in Italia ed alcuni suoi testi sono già stati rappresentati. Drammaturga, attrice poetessa. I suoi testi, in cui figura quasi sempre come attrice, sono incentrati in chiave ironica sulle problematiche connesse all' identità sessuale. “Sto diventando un uomo”, in inglese il titolo è “H to He“, è ispirato alla Metamorfosi di Kafka: racconta di una donna che un mattino, al suo risveglio, scopre di essere diventata uomo …
Autrice contemporanea, pioniera dello stand-up theatre, Claire Dowie ha iniziato operando nel circuito dei teatri alternativi di Londra. Lo Stand -Up Theatre è in sostanza simile alla Stand-Up Comedy: un genere tipicamente anglosassone di performance comica rappresentato da una nutrita serie di autori-attori che scrivono e interpretano monologhi che “provano” a proprio rischio e pericolo sugli spettatori in luoghi come pub, piccoli teatri, sale alternative. Nell'ambito di questo genere teatrale Claire Dowie ha una voce assolutamente riconoscibile e unica: la sua scrittura a volte è poesia, a volte è ritmata come un rap, ma sempre esplosiva, penetrante, leggera ed ironica.
Note su Marco Nateri
Marco Nateri, Cagliari 1962, dopo gli studi universitari, Facoltà di Lettere di Cagliari indirizzo artistico, studia al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Luigi Proietti sezione costumi.
Come costumista debutta nel 1987 con il musical The Knach di Anne Jelicoe che segna l'incontro con Marco Gagliardo.
Collabora successivamente con i registi: Piera Degli Esposti, Riccardo Reim, Carlo Quartucci, Assunta Calvisi, Roman Hurko e Antonio Petris.
Nell'opera lirica ha iniziato al Festival dei Due Mondi di Spoleto con la quale ha collaborato per quindici anni.
Ha inoltre lavorato al Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, con il Teatro Massimo di Palermo, al Teatro La Fenice di Venezia, al Liceu di Barcellona, al Real di Madrid, al Kammeroper di Vienna, al Kansaioper di Tokio.
Nel cinema ha lavorato con Claude Chabrol.
Ha inoltre svolto attività didattiche presso l'Università agli Studi di Cagliari, CNA di Rovigo e l'ISOGEA di Cagliari.
Tra le sue regie teatrali sono “La parrucca” e “Il Cormorano” di Natalia Ginzgurg, “Spogliarello” di Dino Buzzati, “Il Bell'Indifferente” di Jean Cocteau; scenografo e costumista per le regie di Antonio Petris “IO, CHIsciotte” e “Che fine ha fatto Baby Bambola?”.