L’obiettivo è ambizioso: rendere ogni scuola un “micro-museo” multimediale, dove i ragazzi hanno la possibilità di studiare in classe come in un percorso espositivo interattivo
In Umbria le aule scolastiche si trasformano in veri e propri “laboratori viventi.” Dalla Galleria Nazionale ai sotterranei etruschi, dalle sale dell’Archivio di Stato ai borghi medievali, la cultura umbra diventa materia viva. Un percorso coinvolgente e innovativo che coinvolge ormai un elevato numero di istituti medi e superiori, tra Perugia, Terni, Assisi e Spoleto.
Tutto questo, grazie a progetti didattici che mettono studenti, docenti e famiglie al centro della valorizzazione del patrimonio regionale.
Nel biennio 2023–2025, numerosi istituti umbri hanno aderito a iniziative di “didattica culturale”, attivando percorsi con musei, archivi, biblioteche e Parchi Letterari.
L’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria conta numerosi partecipanti, tra studenti e docenti, a laboratori di restauro simulato, visite guidate e approfondimenti storici.
Tra le iniziative interessanti, USR Umbria promuove creatività e patrimonio. Le nuove iniziative USR Umbria, permetteranno alle scuole umbre di essere protagoniste di un rilancio culturale grazie al “Piano delle Arti 2023–2025”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria. Il piano, ufficializzato dal DPCM del 17 ottobre 2024, sostiene la progettualità creativa degli istituti, favorendo l’incontro tra scuola, territorio e patrimonio.
Anche la Galleria Nazionale dell’Umbria, tra didattica e restauro, offre percorsi formativi interessanti confermando il proprio ruolo educativo con spazi dedicati alla formazione, una biblioteca specializzata e un laboratorio di restauro.
E ancora: è stato un grande successo l’iniziativa “Tutti i colori della Galleria”, il ciclo di aperture straordinarie e laboratori per famiglie e bambini ospitati dalla Galleria Nazionale dell’Umbria. Il progetto, tenutosi da dicembre 2024 a maggio 2025, è stato promosso in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria.
Secondo quanto riportato da umbria.camcom.it, gli eventi di questo tipo, mirano a rendere l’arte fruibile attraverso esperienze inclusive e creative. Iniziative confermate anche da portali turistici come umbriatourism.it, con aggiornamenti sul calendario delle attività.
Un’eccellenza nel panorama museale italiano, la Galleria Nazionale dell’Umbria vanta circa 40 sale espositive, un laboratorio di restauro attivo e una biblioteca specializzata. Il museo, oltre a custodire capolavori dal Medioevo al Rinascimento, è anche luogo di formazione e documentazione.
L’obiettivo è ambizioso: rendere ogni scuola un “micro-museo” multimediale, dove i ragazzi hanno la possibilità di studiare in classe come in un percorso espositivo interattivo.
Opinioni a confronto, sfide educative e culturali hanno motivato studenti, entusiasmato docenti e coinvolto ed emozionato famiglie. Non mancano domande di riflessione del tipo: quale sarà il futuro di queste esperienze? E’ possibile ipotizzare una rete stabile fra scuole, enti culturali e università per integrare questi progetti nei piani triennali di offerta formativa (PTOF), evitando che dipendano da finanziamenti “una tantum”? Come riuscire a misurare l’impatto educativo? È possibile valutare il rendimento emotivo degli studenti attraverso questionari pre-e-post laboratorio e progetti di ricerca-azione multidisciplinari? Ed infine ma non di importanza, digital vs. reale: i materiali online (mappe storiche, QR code interattivi) rischiano un allontanamento fisico con i beni culturali oppure possono diventare una spinta in più per coinvolgere i nativi digitali?
Le iniziative di quest’anno hanno dimostrato che, quando la scuola incontra il patrimonio, nascono buone pratiche capaci di emozionare, educare e far riflettere.
Il prossimo passo è consolidare queste esperienze in un “sistema Umbro di didattica culturale”, dove ogni istituto possa entrare in rete con gli enti locali, assicurando continuità e sostenibilità a un modello che, oggi, sta già accendendo l’entusiasmo di migliaia di ragazzi.