Spello scopre l'ingegno di Rocco di Tommaso Da Vicenza. Non solo Perugino e Pintoricchio nella Splendissima colonia Julia, ma anche la straordinaria opera del “tagliapietre” vicentino che proprio nella chiesa di santa Maria Maggiore ha realizzato una delle sue opere più importanti, uno splendido ciborio in pietra caciolfa.
La sua vita e le sue opere sono state illustrate da Giordana Benazzi, storica dell'arte ed ex funzionaria della Soprintendenza ai Beni Storico Artistici, nel corso di una conferenza mirata a focalizzare meglio e far conoscere a un pubblico più vasto questo poliedrico artista definito scultore, tagliapietre, lapicida, architetto ed ingegnere.
Rocco di Tommaso da Vicenza, vissuto tra il 1495 e il 1529 è stato un personaggio di grande rilievo nell'Umbria del primo ventennio del Cinquecento e uno dei principali artefici della diffusione del linguaggio artistico rinascimentale in questa regione, anche se pressoché sconosciuto al di fuori del ristretto ambito accademico e più in generale degli addetti ai lavori. La sua prima attestazione in Umbria risale al 1512, e per l'esattezza proprio a Spello, ove stabilì la propria dimora insieme alla sua famiglia per lunghi anni e sempre a stretto contatto con i Baglioni e i canonici di Santa Maria Maggiore. Questi ultimi gli commissionarono quello che è considerato il suo capolavoro, il ciborio dell'altare maggiore della chiesa, terminato nel 1515 e divenuto in breve tempo il suo principale “biglietto da visita” anche per altre prestigiose committenze documentate a Trevi, a Perugia, Foligno, Todi e altrove.
“Nel settembre del 2012 – ha spiegato Giordana Benazzi – ricorre il Cinquecentenario della venuta di Rocco da Vicenza a Spello e dell'avvio della costruzione del ciborio di Santa Maria Maggiore. Per quella data auspico soprattutto che possa essere restaurato il ciborio, ma anche che venga pubblicato un volume monografico fondato sugli oltre 200 documenti di archivio, in buona parte inediti, rintracciati a Spello e in altre città umbre dallo storico ed archivista Stefano Felicetti.”. Ha aggiunto il sindaco Sandro Vitali: “Spero di poter fare qualcosa in occasione di questo anniversario, proprio per continuare nella opera di valorizzazione del nostro patrimonio”.
Presente alla conferenza anche il presidente dell'Associazione Pinacoteca civica Don Diego Casini: “Sono molto soddisfatto della partecipazione di pubblico a queste iniziative che contribuiscono a valorizzare il patrimonio artistico spellano. Questi incontri permettono infatti alla gente di riscoprire le radici storiche, artistiche e religiose che ancora oggi hanno ripercussioni nelle chiese di Spello”.