Foligno

All’ Auditorium San Domenico, il cantante Simone Cristicchi racconta il terremoto di Gemona

E’ uno spettacolo che descrive, tra musiche e racconti, il terremoto del 6 maggio del 1976 che colpì il Friuli: si chiama “Orcolat ’76” in programma sabato 12 gennaio, alle 21 all’Auditorium San Domenico con Simone Cristicchi, Maya Monzani, Francesca Gallo, l’Orchestra Oida (l’Orchestra Instabile) di Arezzo, il Coro del Friuli Venezia Giulia preparato dal maestro Cristiano Dell’Oste e diretto dal maestro Valter Sivilotti, che ha curato anche arrangiamenti e musiche originali. Lo spettacolo è promosso dai Consigli regionali di Umbria e Friuli e dai Comuni di Foligno e Gemona (stretti da un gemellaggio dal 2001).

L’Orcolat  (“orcaccio”, spregiativo del friulano orcul, “orco”) è un mostruoso essere che la tradizione popolare indica come causa dei terremoti in Friuli. L’Orcolat è una figura ricorrente soprattutto nei racconti della tradizione popolare. Vivrebbe rinchiuso nelle montagne della Carnia e il suo agitarsi bruscamente provocherebbe un terremoto.

Vengono raccontati i momenti tragici ma che hanno costituito anche i presupposti di una rinascita che pose all’attenzione dell’Italia il cosiddetto “modello Friuli”.

“Orcolat” è un lavoro attento e documentato attraverso i ricordi e i racconti di chi visse quei momenti, un lavoro che ripercorre quei giorni, tra realtà, sogno e speranza per il futuro, in una sorta di ponte ideale con i nostri tempi, particolarmente attuale, viste le più recenti scosse nel Centro Italia.

L’opera è costruita con una raccolta di testimonianze della popolazione sui luoghi del terremoto da parte di Cristicchi che consente così di far conoscere i fatti ma soprattutto trasmettere i sentimenti, la storia di un popolo messo davvero a dura prova.