Trasimeno

Alghe, dalla Regione via libera agli interventi al Trasimeno

Alghe, dalla Regione via libera agli interventi al Trasimeno. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, con un botta e risposta tra le opposizioni e e il sindaco di Castiglione del Lago Burico, la Giunta regionale dell’Umbria ha autorizzato gli interventi richiesti venerdì 3 settembre dal Comune di Castiglione del Lago per la manutenzione straordinaria di raccolta del materiale vegetale in decomposizione risultante dalle operazioni di taglio delle macrofite nell’area del Lido Arezzo e nell’area portuale.

L’assessore Morroni precisa che è stata applicata la possibilità da parte della Giunta regionale, a seguito di condizioni ambientali di carattere eccezionale, di modificare i divieti previsti dalla legge regionale 15/2008 (art.23) che istituisce il divieto di effettuare interventi nelle sponde lacuali, negli alvei e nelle sponde dei corsi d’acqua durante il periodo riproduttivo della fauna ittica, al fine della sua salvaguardia.

Il taglio delle macrofite al Trasimeno

La gestione del taglio delle macrofite del lago Trasimeno era stata autorizzata dalla Regione Umbria nel giugno scorso nell’ambito della Conferenza di Servizi convocata dall’Unione dei Comuni del Trasimeno, che nel proprio progetto non aveva previsto il taglio in tutte le aree lacustri antistanti le spiagge attrezzate. 

Conseguentemente, il Comune di Castiglione del Lago ha redatto un progetto integrativo, che è stato ricevuto dalla Regione venerdì 3 settembre. La manutenzione straordinaria è stata, quindi, autorizzata valutando che – data la modesta estensione spaziale dell’intervento (5 ettari), le condizioni della porzione lacustre su cui si interviene e il periodo preautunnale di effettuazione dei lavori – potrà produrre effetti di entità trascurabile, non significativi per la fauna ittica e per l’ecosistema lacustre in generale. Inoltre, era già stata rilasciata lunedì 6 settembre dalla Regione l’autorizzazione relativa alla valutazione d’incidenza ambientale.

Vincoli ambientali

Ciò in quanto il Lago Trasimeno è tra le zone di maggiore pregio per la Rete Natura 2000. Come evidenziato dall’Assessorato all’Ambiente, i siti della rete Natura 2000 sono gestiti direttamente dalla Regione Umbria che, in linea con gli indirizzi del Ministero della Transizione Ecologica e della Commissione Europea, promuove lo sviluppo sostenibile di tali aree che godono di finanziamenti specifici derivanti dai fondi strutturali e dai programmi LIFE.

Gli interventi di manutenzione nel Lago Trasimeno, così come negli altri siti della rete Natura 2000, sono autorizzati dalla Regione Umbria soltanto a seguito di richieste corredate da uno studio di incidenza ambientale necessario a garantire il corretto svolgimento delle attività, nell’ottica dello sviluppo sostenibile coniugato alla conservazione degli habitat e delle specie per le quali il sito è stato individuato.

Le risorse finanziarie

A fronte, poi, di una disponibilità di risorse finanziarie aggiuntive e di criteri premianti nei bandi finanziati con risorse comunitarie, occorre che in tali zone si rispettino i principi delle Direttive europee 92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli” e si effettui soprattutto una programmazione degli interventi tale da non determinare, seppur involontariamente, impatti negativi su habitat e specie oppure ritardi in grado di compromettere le opportunità economiche a vantaggio degli operatori dell’area.

Nella Rete Natura 2000, pertanto, le attività compatibili con lo sviluppo sostenibile e la conservazione della biodiversità possono essere autorizzate esclusivamente a seguito della ricezione di istanze, le quali devono essere avanzate entro i tempi previsti dalla normativa vigente.

La Regione sottolinea però che, per quanto riguarda il taglio e la raccolta delle macrofite, nessuna procedura autorizzativa è prevista in relazione al Parco regionale del Lago Trasimeno.