Da oggi il fotovoltaico avrà una nuova vita. E questo grazie alla nuova scoperta dell’inventore umbro Alfredo Chiacchieroni che ha messo a punto una tecnologia molto innovativa, un modulo cioè che riesce a trasformare e utilizzare ogni goccia di energia solare che solitamente va persa nei tradizionali sistemi. Ma oltre alla maggiore efficienza ed efficacia rispetto ai sistemi tradizionali, e sta qui l’innovazione principale, in questo caso bisogna parlare di luce perché è questa ad ampliare enormemente le potenzialità della tecnologia brevettata.
L’incontro è stato organizzato per presentare i brevetti depositati in Europa che costituiscono una vera e propria innovazione in campo tecnologico e due applicazioni concrete della utilizzabilità della cella come il Palo auto illuminante e il Sistema di produzione di energia per usi domestici. Ma sono tanti altri i possibili utilizzi e con rendimenti 3-4 volte superiori al classico fotovoltaico e a parità di costi di produzione: dallo spazio all’elettrodomestico, dall’automobile fino all’utilizzo nei centri storici dove i pannelli solari oggi sono vietati. Una rivoluzione anche in campo applicativo quindi, visto che al posto dei tradizionali e ingombranti pannelli fotovoltaici si potranno utilizzare le nuove celle che catturano luce e calore e trasformano tutto in energia senza vincoli di inclinazione e in diverse forme e tipologie di oggetti (persiane, parapetti e terrazze solari, fioriere, ecc…).
Per non parlare dell’utilizzo in Paesi dove le temperature sono molto elevate e i pannelli solari non possono lavorare a dovere: a 45° infatti il fotovoltaico va “in crisi”. Potranno così essere risolti i problemi che oggi si presentano dove i campi fotovoltaici non possono essere installati per il troppo caldo ed anche risolvere i problemi paesaggistici con soluzioni meno invasive e più integrate con i paesaggi locali.
Il nuovo sistema brevettato agisce sui processi di assemblaggio dei componenti e sul miglioramento della loro efficienza catturando lo spettro più ampio della luce. Dal punto di vista della sua industrializzazione il brevetto del sistema garantisce l’immediata utilizzazione senza ricorrere a nuovi macchinari e a nuovi materiali o a nuovi processi produttivi. Certo che anche l’evoluzione e il miglioramento di questi concorreranno a migliorare ulteriormente le prestazioni della nuova cella. Ma questo è un secondo tempo della partita. La produzione quindi può essere sviluppata da subito con tecnologie, materiali e processi già utilizzati nella produzione di pannelli solari oggi sul mercato. I costi della produzione di celle innovative sono uguali a quelli di mercato a parità di energia prodotta, ma con garanzie più ampie sulla efficacia, sull’efficienza e sulla durata della stessa cella. Di non secondaria importanza è poi la partita degli smaltimenti (silicio) che oggi caratterizza e limita la tecnologia in uso. Nel nuovo sistema il problema non si pone poiché è escluso l’impiego di silicio.
La scoperta riguarda tutti ed è rivolta agli enti pubblici, ai grandi consumatori di energia, alle imprese e ai cittadini perché l’eccezionale invenzione apre nuove strade e molteplici opportunità in materia di efficienza energetica e green economy.
Oltre all’inventore Alfredo Chiacchieroni, la presentazione ha visto anche gli interventi dei rappresentanti della società Enerligt (Malta), che produce sistemi di accumulo di energia e che sta sperimentando la nuova tecnologia, e dell’avv. Andrea Cioncoloni di Roma, il cui studio ha assicurato la brevettazione della nuova tecnologia in sede europea e internazionale. L’architetto Alessandro Bracchini, che ha introdotto e coordinato i lavori, ha sottolineato tra l’altro le grandi opportunità che si aprono per il mondo professionale (dal design al paesaggio) e per nuovi profili occupazionali in un settore di sicuro sviluppo nei prossimi 20/30 anni.
Ad ospitare l’evento è stato il Cesf di Perugia, un ente di formazione professionale senza fini di lucro, amministrato pariteticamente dalle Organizzazioni sindacali degli imprenditori (ANCE, CNA, Confartigianato) e dei lavoratori (FILLEA, FILCA-CISL e FENEAL-UIL).