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ALESSANDRO HABER IN SCENA AL POLITEAMA CLARICI CON PLATONOV. UNICA DATA IN UMBRIA (Foto)

Dopo aver già interpretato nel 2004 uno Zio Vanja sanguigno e passionale, Alessandro Haber, diretto da Nanni Garella, da vita a un altro grande personaggio cecoviano Platonov, il pubblico potrà apprezzare questa intensa e indimenticabile interpretazione lunedì 18 gennaio, alle 21, al Teatro Politeama Clarici di Foligno, unica data in Umbria. Nel cast anche i bravi Susanna Marcomeni, Nanni Garella, Franco Sangermano, Marco Cavicchioli, Claudio Saponi, Silvia Giulia Mendola, Rosario Lisma, Linda Gennari, Matteo Alì, Pamela Giannasi, Vladimiro Cantaluppi. In quest’opera giovanile senza titolo del 1880-1881 Cechov fa emergere quella contrapposizione tra due mondi, la nobiltà e la borghesia mercantile, che riapparirà nelle opere maggiori. Ritrovata un paio di decenni dopo la morte dell’autore che aveva lasciato accenni a un lavoro forse perduto o che aveva intenzione di distruggere, è stata pubblicata postuma nel 1923. Un testo incompiuto, sebbene «incompiuto per eccesso di materia», come ha sottolineato il regista Nanni Garella, che insieme alla studiosa Nina Tchechovskaja ha realizzato la versione italiana del dramma con un ampia riduzione e adattamento drammaturgico. Nei panni di Platonov, Haber incarna i tratti negativi di un personaggio abulico e privo di volontà, un Don Giovanni riletto e calato nel profondo della provincia russa, modellato sull’opera di Molière, con echi dalla grande letteratura russa di Puskin e Turgenev. «Una persona intelligente e beffarda, un anticonformista – racconta Haber – e come Don Giovanni, una persona arida, assolutamente incapace di amare e di essere amato». Figurine di un mondo in decadenza, in cui i sentimenti non hanno più fondamento morale e i rapporti tra gli uomini sono dettati unicamente da interessi che non riguardano la sfera emotiva, i personaggi di Platonov si muovono nell’atmosfera intorpidita della provincia russa che assiste inerme al ribaltamento delle relazioni sociali, in seguito al dissolvimento dell’aristocrazia militare russa e di tutta la struttura sociale legata a un’organizzazione di tipo feudale. «Il quadro sociale descritto da Platonov – continua Haber – non è molto lontano dal nostro mondo, un mondo di decadenza, con gravi problemi economici, dove i rapporti sociali si disgregano». Per questo Garella ha ambientato il dramma alla fine del Novecento, nella Russia della Perestrojka, vestendo gli attori con abiti moderni. «L’aridità morale – afferma Garella – è una piaga dei sentimenti che noi viviamo oggi in maniera violenta. Nella nostra società sono in atto dei rivolgimenti economici e politici non molto diversi per ampiezza da quelli che Cechov si trovò a vivere nella provincia russa della fine dell’Ottocento, e neppure diversi da quei cambiamenti che si sono verificati in Russia alla fine del Novecento, in seguito al crollo del regime sovietico». «Platonov e tutti i personaggi che lo circondano – conclude Haber – hanno perso i punti di riferimento sociali ed economici, non hanno un progetto di vita chiaro, pensando solo a sopravvivere. Niente di più contemporaneo». Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.