Domenica 19 settembre prenderanno il via i lavori per la realizzazione dell’Albero di Natale più grande del mondo.
Per la 41^ volta gli “Alberaioli” di Gubbio distenderanno cavi e luci lungo le pendici del monte Ingino, con la speranza di regalare una luce di speranza in un momento così difficile.
Tutte le operazioni si svolgeranno in linea con le disposizioni in materia anti covid-19. Il gratuito impegno degli “Alberaioli” rimane quello di regalare a tutti, con la collaborazione della intera comunità cittadina, l’incantesimo ed il fascino dell’Albero di Natale più grande del mondo.
Una particolare attenzione viene richiesta ai frequentatori domenicali degli stradoni del Monte, in particolare ai bikers, per la presenza dei mezzi di trasporto e dei materiali che potrebbero essere presenti lungo gli stradoni.
Dal 1981 l’Albero di Gubbio – segno universale di pace e fratellanza tra i popoli – viene allestito da un gruppo di volontari, con prestazione d’opera assolutamente gratuita. Entrato nel Guinness dei Primati dal 1991, è costituito da corpi illuminanti di vario tipo e colore, che disegnano un effetto cromatico assolutamente particolare e unico: si distende, con una base di 450 metri, per oltre 750 metri sulle pendici del monte Ingino, partendo dalle mura della città medioevale e arrivando alla basilica del patrono sant’Ubaldo, in cima alla montagna.
Copre una superficie di circa 130 mila mq e oltre 300 punti luminosi di colore verde ne delineano la sagoma; il corpo centrale è disseminato di oltre 400 luci multicolore; alla sommità è installata una stella cometa di circa 1000 mq disegnata da 142 metri di strip led bianchi e da altrettanti di colore blu; sono necessari circa 7.500 metri di cavi elettrici di vario tipo per realizzare i collegamenti; ogni anno ci vogliono circa 1.300 ore di lavoro per montare tutti i punti luce, stendere i cavi e provvedere ai loro collegamenti, e altre circa 900 ore per provvedere alla rimozione, manutenzione e rimessa in magazzino di quanto installato in precedenza.