Da questa mattina (domenica 16 settembre), a Gubbio, ripartono le attività per la realizzazione della sagoma luminosa che disegna l’Albero di Natale più grande del mondo sul versante sud del monte Ingino. L’impegno degli Alberaioli è sempre quello di regalare a tutti, con la collaborazione della città, l’incantesimo e il fascino di uno dei simboli dell’Umbria e del Natale nel mondo.
“Ci scusiamo sin da ora per i disagi, speriamo minimi, che provocheremo, da questa e per le domeniche a seguire, ai frequentatori domenicali degli stradoni del monte Ingino; – comunica il presidente del comitato alberaioli Lucio Costantini – in particolare ai ciclisti chiediamo una particolare attenzione per la presenza dei mezzi di trasporto e dei materiali che potrebbero essere presenti lungo gli stradoni”.
L’Albero, che quest’anno verrà accesso il 7 dicembre, è costituito da corpi illuminanti di vario tipo e colore, che disegnano un effetto cromatico assolutamente particolare e unico: si distende, con una base di 450 metri, per oltre 750 metri sulle pendici del monte Ingino, partendo dalle mura della città medioevale e arrivando alla basilica di Sant’Ubaldo, in cima alla montagna; copre una superficie di circa 130 mila metri quadrati (poco meno di 30 campi di calcio); oltre 300 punti luminosi di colore verde ne delineano la sagoma; il corpo centrale è disseminato di oltre 400 luci multicolore; alla sommità è installata una stella cometa della superficie di circa 1000 mq disegnata da oltre 250 punti luminosi; sono necessari circa 7.500 metri di cavi elettrici di vario tipo per realizzare i collegamenti e circa 1.300 ore di lavoro per realizzarlo e 900 ore per la rimozione, manutenzione e rimessa in magazzino.