Un vero e proprio albergo, con tanto di stanze numerate (una quindicina in tutto), ognuna fornita di arredo e bagno, ed una cucina. Peccato che la struttura ricettiva, pienamente operativa, fosse in realtà fantasma, senza alcuna autorizzazione.
A scoprirla, dopo diverse segnalazioni, è stata la polizia della questura di Perugia e del commissariato di Assisi, insieme agli agenti del Reparto prevenzione crimine ed alla polizia municipale, nell’ambito di controlli ad hoc per riscontrare la presenza sul territorio di strutture ricettive abusive.
Il sopralluogo effettuato nella palazzina di Santa Maria degli Angeli ha quindi portato a scoprire l’albergo abusivo, con stanze arredate e servizi igienici, mentre un locale sottotetto era stato adibito addirittura a cucina con arredi ed elettrodomestici, forniti di acqua e gas metano. Alcune delle stanze erano occupate da ospiti che versavano, senza alcun contratto, una quota mensile dai 200 ai 300 euro.
La polizia ha quindi provveduto a denunciare gestori e proprietari, rispettivamente due rumeni e due assisani, per l’accusa di esercizio abusivo dell’attività ricettiva. Dagli accertamenti urbanistici e tributari è emerso che lo stabile era stato classificato sì come immobile destinato ad attività alberghiera, ma non aveva ottenuto la relativa autorizzazione all’esercizio. Per uno dei cittadini rumeni è scattata inoltre la denuncia all’autorità giudiziaria anche per omessa comunicazione delle persone alloggiate all’autorità di pubblica sicurezza. Nei confronti dell’albergo abusivo è stata infine avviata la procedura per l’emissione del provvedimento da parte del sindaco di Assisi per il divieto di prosecuzione dell’attività condotta in difetto di autorizzazione.
(foto di repertorio)