Alba Parietti: "Minacce e insulti da hater, l'ho denunciato e lo farò con tutti" - Tuttoggi.info

Alba Parietti: “Minacce e insulti da hater, l’ho denunciato e lo farò con tutti”

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Alba Parietti: “Minacce e insulti da hater, l’ho denunciato e lo farò con tutti”

Dom, 15/12/2024 - 10:03

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(Adnkronos) - "Lo vedrò per la prima volta in tribunale, ancora non so chi sia e che faccia abbia". Alba Parietti esordisce così raccontando la vicenda di odio sui social che l'ha vista coinvolta. Tra i tanti 'leoni da tastiera', uno aveva colpito la sua attenzione, lei lo ha denunciato. E la polizia lo ha trovato (un uomo di Chieti di 55 anni) e gli ha sequestrato il cellulare. "Tra i numerosi hater ce n’era uno che scriveva frasi molto gravi, insulti violenti, sessisti, umilianti" su Facebook. "La cosa tremenda è che una delle sue offese l’ha scritta sotto un mio post nel quale ricordavo un ragazzo morto in un incidente. In questo contesto di dolore, lui vomitava nefandezze", racconta in un'intervista a 'Repubblica'.  

"L’idea che vivesse vicino a me mi ha turbato. A questo punto, invece che ignorare, ho denunciato. Non è giusto passare sopra. Così si accredita un linguaggio terrificante", ammonisce Parietti. Che vuole dunque dare un messaggio: "Parliamo sempre di bullismo da parte dei ragazzi che guardano noi adulti. Li facciamo vivere nell’immondizia dei social e non possiamo far loro pensare che si possa deliberatamente insultare qualcuno". E ancora sulla giungla dei social, dice: "Se io pubblico un seno, mi viene bloccata la pagina; se uno mi scrive 'sparati col tumore” non succede nulla. Qualcosa non funziona".  

Quindi ha deciso di denunciare: "La mia avvocata Anna Zottoli ha depositato la querela l’11 ottobre. Abbiamo un faldone di gente che potremmo querelare... e abbiamo cominciato con questo... Ce ne sono altri in lista d’attesa". E sul fatto che molti sottovalutano il problema e tendono a chiudere la questione insulti sul web come una 'bravata', Parietti sottolinea: "Purtroppo è così. Vorrei dare un consiglio allo Stato: si danno multe salate ai cittadini per sosta vietata, cominciamo a darle anche a chi insulta sui social. E poi decidiamo che se vìoli la legge sul web, non puoi più accedere a nessun social. Educhiamo alla civiltà". 

(Adnkronos) – “Lo vedrò per la prima volta in tribunale, ancora non so chi sia e che faccia abbia”. Alba Parietti esordisce così raccontando la vicenda di odio sui social che l’ha vista coinvolta. Tra i tanti ‘leoni da tastiera’, uno aveva colpito la sua attenzione, lei lo ha denunciato. E la polizia lo ha trovato (un uomo di Chieti di 55 anni) e gli ha sequestrato il cellulare. “Tra i numerosi hater ce n’era uno che scriveva frasi molto gravi, insulti violenti, sessisti, umilianti” su Facebook. “La cosa tremenda è che una delle sue offese l’ha scritta sotto un mio post nel quale ricordavo un ragazzo morto in un incidente. In questo contesto di dolore, lui vomitava nefandezze”, racconta in un’intervista a ‘Repubblica’.  

“L’idea che vivesse vicino a me mi ha turbato. A questo punto, invece che ignorare, ho denunciato. Non è giusto passare sopra. Così si accredita un linguaggio terrificante”, ammonisce Parietti. Che vuole dunque dare un messaggio: “Parliamo sempre di bullismo da parte dei ragazzi che guardano noi adulti. Li facciamo vivere nell’immondizia dei social e non possiamo far loro pensare che si possa deliberatamente insultare qualcuno”. E ancora sulla giungla dei social, dice: “Se io pubblico un seno, mi viene bloccata la pagina; se uno mi scrive ‘sparati col tumore” non succede nulla. Qualcosa non funziona”.  

Quindi ha deciso di denunciare: “La mia avvocata Anna Zottoli ha depositato la querela l’11 ottobre. Abbiamo un faldone di gente che potremmo querelare… e abbiamo cominciato con questo… Ce ne sono altri in lista d’attesa”. E sul fatto che molti sottovalutano il problema e tendono a chiudere la questione insulti sul web come una ‘bravata’, Parietti sottolinea: “Purtroppo è così. Vorrei dare un consiglio allo Stato: si danno multe salate ai cittadini per sosta vietata, cominciamo a darle anche a chi insulta sui social. E poi decidiamo che se vìoli la legge sul web, non puoi più accedere a nessun social. Educhiamo alla civiltà”. 

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