Niente da fare per il progetto “Foligno – Spoleto in contemporanea”, che candidava unitariamente le due città a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. Dopo le audizioni che si sono tenute giovedì a Palazzo Poli, venerdì pomeriggio c’è stata la proclamazione del progetto vincitore, che si aggiudicherà 1 milione di euro. La scelta della giuria, guidata dall’architetto Lorenza Baroncelli, è ricaduta sulla città di Alba. Con il ministro della cultura Alessandro Giuli che ha annunciato la vittoria della cittadina piemontese intonando “Alba Chiara” di Vasco Rossi, dopo aver letto le motivazioni della giuria.
Il ministro ha ricordato come grazie all’iniziativa della capitale italiana dell’arte contemporanea, ma a quella della cultura e del libro, si incoraggia la vita, la rigenerazione, la valorizzazione dei territori.
Quattro erano i Comuni finalisti:
Alla città vincitrice sarà assegnato un contributo di 1 milione di euro per la realizzazione del programma culturale previsto nel dossier. Il titolo sarà formalmente conferito con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Cultura, che recepisce la raccomandazione della Giuria.
“La candidatura di Foligno e Spoleto a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027 è stata un’esperienza di grande valore, che ha rafforzato la collaborazione tra le due città e messo in luce le straordinarie potenzialità culturali e creative del nostro territorio – sono state le parole del sindaco di Spoleto, Andrea Sisti – Anche se non abbiamo ottenuto la proclamazione, restano la qualità del progetto e la consapevolezza di aver avviato un percorso condiviso che continueremo a portare avanti. Lavoreremo per consolidare la rete tra istituzioni, artisti e cittadini, affinché Spoleto resti un punto di riferimento nazionale nel dialogo tra tradizione e contemporaneità”.
“Non siamo riusciti ad ottenere il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2027, ma penso che il lavoro svolto e i progetti presentati non vadano dispersi – ha dichiarato il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini – Anzi, credo che sia importante portare avanti le idee sviluppate per fare sì che le due città continuino a rappresentare un punto di riferimento per l’arte e la cultura non solo a livello regionale”.
Le città di Foligno e Spoleto si erano candidate in maniera congiunta al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027 – bando promosso dal Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura (DiAC). Dopo aver superato la prima selezione, le due città umbre hanno partecipato all’audizione finale di fronte alla giuria a Palazzo Poli, a Roma. Alla fase finale erano giunte anche Alba, Pietrasanta e Termoli. Il legame tra Foligno e Spoleto, e tra le due città e il mondo dell’arte contemporanea, è sempre stato vivo sin dal Novecento e da lì è proseguito fino ai giorni nostri, rinnovandosi con la candidatura, caratterizzata da un filo rosso che unisce passato, presente e futuro delle rispettive comunità.
Le linee guida e la struttura del progetto interessavano tre tipologie:
● Iniziative FARO: gli interventi di maggiore visibilità e impatto simbolico, quali grandi mostre, premi, interventi artistici storici reinterpretati in chiave contemporanea, interventi di arte pubblica, rilettura e “apertura” di straordinari materiali d’archivio.
● Progetti DIDATTICI, di FORMAZIONE e PARTECIPAZIONE: le azioni dedicate alla formazione e all’attivazione del pubblico attraverso laboratori, incontri, programmi formativi e percorsi di partecipazione che promuovono l’accessibilità a nuove forme di dialogo tra arte, comunità e territori.
● Creazione di una RETE DEL CONTEMPORANEO legata al territorio: l’insieme di interventi orientati alla mappatura, alla connessione e alla promozione delle realtà legate al contemporaneo nel territorio, favorendo la collaborazione tra enti pubblici, privati e produttivi, stimolando l’innovazione digitale, la costruzione di archivi e piattaforme condivise, e rafforzando l’attrattività culturale dell’Umbria anche oltre il 2027.