Alberi che hanno raggiunto il termine del proprio ciclo vegetativo. Altri che riportano ferite alle radici, ai fusti ed ai rami. Altri ancora infestati da funghi, con conseguente rischio di cedimento.
La relazione sullo stato degli alberi, stilata dall’ufficio ambiente del Comune di Spoleto, indica le motivazioni che determinano il potenziale pericolo di crollo per alcune alberature.
Pini, tigli, cipressi, platani, olmi e querce sui quali, per poter continuare a garantire l’incolumità di persone e mezzi, è necessario intervenire prevedendone la sostituzione.
Si tratta di una serie di interventi che, in parte, necessitano dell’autorizzazione della Sovrintendenza (richiesta già effettuata dal Comune che dovrebbe ottenere risposta in questi giorni) perché ci si trova in aree sottoposte a vincolo (viale Giacomo Matteotti, Giro della Rocca, piazza Campello, ecc.), mentre negli altri casi, non essendo in presenza di vincolo, l’A.Se. Spoleto e la ditta Gardenland, nell’ambito dei contratti in essere, stanno già effettuando i lavori richiesti.
Le zone interessate, per un totale di circa 50 alberature, sono:
viale Giacomo Matteotti (10 lecci), giro della Rocca (un olmo e un tiglio), via Cacciatori delle Alpi (due platani quasi secchi), piazza Campello (un pino silvestre), piazzetta Sant’Angelo (un ailanto), cimitero di San Giacomo (un cipresso), Cortaccione (due tigli), il giardino della scuola elementare di San Venanzo (tre olmi), zona case popolari di via dei Filosofi (un olmo e un cedro), via dei Tessili (un olmo), via delle Crocerossine (un pino domestico), via III settembre (un gelso), scuola media “A. Manzoni” (un pino domestico), parco della Spoletosfera (un olmo), cimitero di San Sabino (un cipresso), giardino della scuola media di San Giacomo (sette pini domestici), giardino della scuola elementare “XX Settembre” e parcheggio della Posterna (sette ippocastani), giardino della scuola di Terzo la Pieve (tuje), giardino della scuola elementare “Francesco Toscano” (tre ippocastani), giardino della scuola elementare di Sant’Anastasio (un pino nero), via della Basilica (una quercia) e la strada comunale di Collerisana (una quercia).
Al termine degli interventi di abbattimento programmati tutte le alberature verranno sostituite.