Al via l’iter per la realizzazione della nuova Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Sferracavallo.
La giunta comunale ha approvato il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip), che indica gli obiettivi, i requisiti tecnici e tutte le informazioni per la definizione del progetto.
L’intervento di demolizione e ricostruzione dell’edificio, nello specifico, è stato finanziato con 2,3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Umbria nell’ambito dei fondi del Pnrr-Missione 4 Istruzione e Ricerca.
Il 15 marzo scorso il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’elenco di tutti gli interventi autorizzati e finanziati, tra cui quello relativo alla Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Sferracavallo, comunicando ai Comuni di avviare subito la definizione delle progettazioni e le procedure per l’appalto dei lavori. In base al cronoprogramma previsto nell’Avviso pubblico cui il Comune di Orvieto aveva risposto nel dicembre 2022, l’aggiudicazione dei lavori dovrà avvenire entro il 15 settembre 2023, i lavori dovranno essere avviati entro il 30 novembre 2023 e conclusi entro il 31 dicembre 2025, per essere sottoposti a collaudo entro il 31 marzo 2026.
“Si tratta di tempi serrati imposti dal Pnrr – spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Orvieto, Piergiorgio Pizzo – che dobbiamo e vogliamo rispettare per restituire in tempi rapidi una scuola moderna, sicura e funzionale alle famiglie e al quartiere di Sferracavallo. Nelle prossime settimane sarà affidato l’incarico per la progettazione esecutiva e definitiva, ed entro agosto procederemo alla gara per i lavori.
“L’intervento di demolizione e ricostruzione – aggiunge – si inquadra nel virtuoso modello di trasformazione e sostituzione dell’edilizia scolastica nazionale poiché va a rimpiazzare il vecchio edificio, energivoro e con criticità strutturali, con una scuola moderna, concepita e rispettosa delle linee del Ministero dell’Istruzione, e con alti standard richiesti dai protocolli di sostenibilità ambientale. In base al Dip approvato, il nuovo edificio dovrà garantire comfort, salubrità, razionale suddivisione degli spazi interni, massima inclusione possibile, totale superamento delle barriere architettoniche e risparmio energetico ambientale. Questo comporterà anche importanti risparmi per le casse del Comune che potrà investire i risparmi in altri servizi destinati alla collettività.
“La nuova scuola, quindi, dovrà essere alimentata da fonti di energia rinnovabile che copriranno il fabbisogno di energia globale intorno al 70%. Per quanto riguarda la progettazione degli spazi esterni, necessari a garantire la facile accessibilità e permanenza nel complesso, il progettista dovrà prevedere spazi di sosta per i mezzi di trasporto scolastico; la salita e la discesa dei bambini, inoltre, dovrà avvenire in uno spazio sicuro”.