Primo stralcio, che riguarda 3 blocchi con edicole funerarie costituite da strutture ad archi e posizionate l’una adiacente all’altra
Hanno preso il via nei giorni scorsi i lavori di riqualificazione del cimitero di Spina, gravemente danneggiato dal sisma del 15 dicembre 2009. Si tratta di un primo stralcio, che riguarda 3 blocchi con edicole funerarie costituite da strutture ad archi e posizionate l’una adiacente all’altra. Gli interventi in corso prevedono la messa in sicurezza statica delle strutture, il completo rifacimento delle coperture e degli stessi loculi che saranno anche adeguati, dal punto di vista dimensionale, alle nuove normative. La conclusione dei lavori è prevista per l’inizio dell’estate 2023.
La somma stanziata per la realizzazione di questo intervento ammonta a 250mila euro. Si tratta di risorse che inizialmente erano ricomprese nei 500mila euro destinati dalla Regione Umbria alle opere pubbliche da fare nell’ambito della riqualificazione del castello di Spina. “Grazie ad una attenta e oculata gestione della realizzazione di tali opere, che ha riguardato il rifacimento dei sottoservizi e la nuova illuminazione pubblica per la quale è stato rivisto l’iniziale progetto – spiega l’assessore Francesca Borzacchiello – è stato possibile liberare questa somma che a fine 2020 abbiamo potuto indirizzare alla riqualificazione del cimitero, a seguito di un atto della Regione con cui è stata accolta la richiesta di destinazione fatta dell’amministrazione comunale. Naturalmente non basta ancora e per la parte dei lavori di riqualificazione che restano da fare, che riguardano principalmente la chiesa, le mura perimetrali oltre ad alcune altre edicole funerarie, il Comune si sta interfacciando con la Regione per individuare le risorse economiche necessarie”.
“Dopo la riconsegna, alla comunità di Spina, del castello completamente riqualificato – afferma il sindaco Francesca Mele – iniziamo ora a sanare un’altra delle ferite che il sisma di 13 anni fa ha lasciato. La riqualificazione di questo cimitero è una delle opere cui l’amministrazione ha dato priorità in questi anni. Non è, infatti, solo una questione di decoro ma anche e soprattutto di civiltà e rispetto di quello che è un sentimento verso i defunti che appartiene a tutta la popolazione”.