Anche dopo le proteste, arrivano le prime risposte sui rimborsi degli abbonamenti Busitalia per i pendolari. Parte martedì primo settembre in Umbria – per concludersi il 30 novembre – la campagna per il rimborso degli abbonamenti della società del Gruppo FS Italiane non utilizzati nel periodo del lockdown causato dall’emergenza Covid-19.
La modalità di rimborso prevista è il Voucher Covid-19, un “valore” spendibile entro un anno dalla sua emissione per l’acquisto di un nuovo abbonamento Busitalia: il valore del Voucher è scontato direttamente sul prezzo al momento del rilascio di un nuovo abbonamento, da effettuarsi presso le biglietterie abilitate da giovedì 3 settembre 2020.
E la Regione ne ha preso atto, aggiungendo però anche alcune prescrizioni “Da mesi – ricorda l’assessore ai trasporti Enrico Melasecche – uno dei moltissimi problemi sorti nel settore dei trasporti, messo in grande difficoltà dalla pandemia, è quello dei molti pendolari che avevano sottoscritto abbonamenti, sia per il ferro che per la gomma, senza ottenere rimborsi per il periodo di forzata inutilizzazione. Il Governo si era impegnato a finanziare questa operazione, ma nei fatti non erano state emanate norme cogenti per venire incontro a quello che la Regione Umbria aveva definito un diritto degli utenti impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro o di studio”.
Hanno diritto ai rimborsi degli abbonamenti Busitalia – dice l’azienda – le persone fisiche titolari di abbonamento mensile, trimestrale ed annuale Busitalia Direzione Regionale Umbria, con inizio validità anteriore al 10 marzo 2020 e valido nel periodo del lockdown, che non abbiano potuto utilizzare i servizi di trasporto pubblico Busitalia causa restrizioni della mobilità. I servizi di trasporto pubblico locale interessati sono: servizi urbani; servizi extraurbani; linea ferroviaria Sansepolcro-Perugia-Terni; servizi di navigazione Lago Trasimeno.
I titolari di tessera personale Busitalia per fare la richiesta di rimborso devono compilare l’apposito form Rimborso Covid-19, disponibile dal primo settembre sul sito www.fsbusitalia.it, fornendo i propri dati identificati ed il numero della tessera, nonché i dati del richiedente laddove fosse soggetto diverso dal titolare della tessera. L’esito della richiesta di rimborso sarà immediatamente disponibile e scaricabile e verrà inviato anche all’indirizzo e.mail fornito. I titolari di abbonamento Navigazione o Umbria.GO dovranno invece inoltrare la richiesta di rimborso all’indirizzo e.mail umbria@fsbusitalia.it allegando copia dell’abbonamento (fronte e retro) e del modulo di autocertificazione mancato utilizzo dell’abbonamento per emergenza Covid-19. Il Voucher Covid.19 può essere utilizzato entro il periodo di validità (un anno dalla sua emissione), presentandosi presso una delle biglietterie abilitate.
Ma non tutto è risolto: “Finalmente – dice infatti l’assessore Melasecche – dopo che l’Umbria aveva espresso più volte insieme alle altre Regioni questa posizione in sede di Conferenza Stato-Regioni, il tempo sta portando alla parziale soluzione del problema. Rimane però il problema per coloro che hanno, ad esempio, concluso un ciclo di studi e non hanno interesse a sottoscrivere un nuovo abbonamento. Per costoro, la Regione sta chiedendo alle società di gestione del trasporto di emettere almeno un titolo al portatore da poter cedere anche ad altri“.
“Nel caso in cui l’utente si trovi nell’impossibilità di utilizzare il voucher dei rimborsi degli abbonamenti Busitalia per acquistare un nuovo titolo di viaggio a suo nome, dovrà essere prevista la possibilità di corrispondere, in termini di valore equivalente, titoli di viaggio al portatore da utilizzarsi nella rete gestita dall’Azienda. Inoltre, il termine previsto al 30 novembre 2020 per la richiesta di rimborso non dovrà intendersi come perentorio. Il tutto – conclude l’assessore Melasecche – nell’attesa che il Governo, in fortissima difficoltà per quanto riguarda i dettagli organizzativi relativi ai trasporti in vista della imminente ripresa della scuola, esprima una linea d’indirizzo chiara ed esaustiva in proposito”.