Cronaca

Al via il ‘governo partecipativo’ si parte da Sant’Eraclio

Comune di Foligno e Università degli Studi di Perugia uniti in una sorta di esperimento politico-sociale: attivare una forma di “governo partecipativo” con i cittadini chiamati a suggerire all’Amministrazione comunale cosa fare in una determinata zona della città.

L’iniziativa viene attuata a Sant’Eraclio, una delle frazioni più importanti e popolose di Foligno, grazie ad un’intesa fra ente comunale e Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia. Ne dà notizia l’assessore Elia Sigismondi ricordando che “esperienze simili, con la formula del Bilancio partecipativo, hanno conosciuto una stagione di sviluppo negli ultimi decenni del ‘900, salvo poi declinare in Italia a causa delle ristrettezze della finanza degli enti locali. Il Comune di Foligno ha inteso rilanciare in forma nuova, e per molti versi d’avanguardia, la scommessa della partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica”.

A Sant’Eraclio la sperimentazione è partita lunedì 20 marzo al Centro Giovani tramite un incontro informale tra lo stesso Sigismondi, i ricercatori dell’Università di Perugia coordinati dal professor Roberto Segatori ed i rappresentanti delle associazioni locali per la presentazione del progetto e l’invito rivolto ad ogni associazione di predisporre proposte relative alle opportunità potenziali del quartiere da valorizzare e alle situazioni percepite come critiche, corredate da concrete ipotesi di intervento e di soluzione.

“L’esperimento proseguirà ora con le seguenti tappe: mercoledì 19 aprile alle ore 21, sempre al Centro Giovani di Sant’Eraclio, avrà luogo il Forum delle associazioni e degli enti della zona, in cui ogni associazione illustrerà le proposte elaborate – afferma l’assessore – e tutti insieme si cercherà di pervenire ad una formulazione unitaria di quelle simili. Successivamente, tra la fine di aprile e il mese di maggio, le proposte verranno vagliate dagli uffici comunali in termini di pertinenza e di fattibilità. Infine, tra la fine di maggio e i primi di giugno, le proposte così vagliate verranno sottoposte all’assemblea plenaria di tutti i cittadini del quartiere per il relativo esame, l’indicazione di eventuali integrazioni su aspetti non considerati, il chiarimento delle competenze istituzionali ed il pronunciamento sulle priorità da affrontare. I compiti dei ricercatori dell’Università di Perugia sono di tre tipi: garantire come soggetto terzo il rispetto della metodologia da seguire (nella fasi di cui sopra va assicurato il protagonismo delle associazioni e dei cittadini rispetto al ruolo di amministratori e politici), offrire analisi di supporto di taglio demografico, urbanistico e sociale, raccogliere e sistemare il materiale prodotto e consegnarlo entro giugno agli organi decisionali del Comune di Foligno, cui spetta la decisione finale sulle risposte da fornire. Nel caso di un esito positivo di tutto il processo, l’Amministrazione comunale ha manifestato l’intento di riprodurre l’esperienza in altre zone del Comune”.