La Caritas Diocesana di Foligno ha organizzato un corso di formazione sul tema “Gli operatori del sociale e l’immigrazione” con relatore l’avvocato Paola Morlupo.
Il corso, che avrà inizio venerdì 10 giugno alle 16.30 presso la sede di Piazza San Giacomo, sarà articolato in incontri di consulenza e supporto tecnico giuridico e professionale nei seguenti ambiti, dove sono attivi gli operatori Caritas: profili di qualificazione e responsabilità del volontario; linee orientative e disciplina di integrazione dello straniero; requisiti per l’acquisizione della cittadinanza e dei diversi permessi di soggiorno; aspetti sanzionatori; rifugiati politici, emergenza profughi e misure umanitarie di protezione temporanea.
Il tema dell’assistenza agli stranieri è stato oggetto di una completa revisione normativa. Lo Stato, con la propria disciplina, ha voluto individuare delle linee guida idonee per riconoscere al fenomeno migratorio una valenza strutturale e non unicamente legata all'emergenza, al fine di mettere gli stranieri nella condizione di vivere normalmente, superando situazioni penalizzanti rispetto ai cittadini italiani in condizioni economiche e sociali comparabili. L’obiettivo di una politica di integrazione, come desumibile anche dallo spirito della normativa, è quello di dare agli stranieri le informazioni necessarie sul funzionamento, sulle prestazioni e sulle modalità di accesso ai servizi in generale. Il tutto in una prospettiva che abbia come oggetto un percorso di progressiva e piena cittadinanza, sostenuto anche dalle diverse politiche di integrazione (lavoro, istruzione, minore età, alloggio e salute) e dalla predisposizione di misure contro ogni discriminazione. Al fine di potere utilmente raggiungere tali risultati, assume un ruolo decisivo e fondamentale la figura dell’operatore volontario che, in considerazione della complessità e della responsabilità collegata alla sua figura, deve sempre più assumere aspetti professionali.
Appare evidente, quindi, che la programmazione degli incontri assume una molteplicità di funzioni in quanto rivolta sia agli operatori, sia ai soggetti – di ambito pubblico o privato – che operano con soggetti stranieri eo nel campo dell’immigrazione, sia, infine, a tutti gli ”stranieri” che hanno la volontà di conoscere i propri diritti e i propri obblighi.