Al Todi Festival si ride con "Un coperto in più" di Maurizio Costanzo - Tuttoggi.info

Al Todi Festival si ride con “Un coperto in più” di Maurizio Costanzo

Carlo Vantaggioli

Al Todi Festival si ride con “Un coperto in più” di Maurizio Costanzo

Divertentissima commedia degli equivoci con Maurizio Micheli, Vito, Loredana Giordano e Alessia Fabiani
Dom, 30/08/2015 - 12:09

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Al Todi Festival 2015, torna in scena dopo 42 anni dalla prima rappresentazione, la piece scritta da Maurizio Costanzo, Un coperto in più.
Sul palcoscenico del Teatro Comunale, Maurizio Micheli, Vito, Loredana Giordano e Alessia Fabiani, per la regia di Gianfelice Imparato.
Il debutto fu negli anni ’70 al Teatro Quirino con Aldo e Carlo Giuffrè, che ne curò anche la regia.
Un testo intrigante, giocato sul registro della commedia degli equivoci, ma che al tempo stesso presenta alcuni spunti di riflessione sulla natura umana che è sempre stato il cavallo di battaglia dell’autore, Maurizio Costanzo. Dal celeberrimo programma televisivo Bontà loro all’ approdo finale del Maurizio Costanzo Show, Costanzo ha sempre messo in scena la metafora umana dell’essere o dell’apparire, lasciando i suoi ospiti quasi sempre senza rete. Una sorta di cinismo rivelatore che mutua buona parte della sua origine dalla lezione di Ennio Flaiano.
A Todi, come sempre nel corso del Festival 2015, complice la gratuità di tutti gli spettacoli, il Comunale è pieno fino all’ultimo posto, mentre fuori molte persone attendono la possibilità di entrare mettendosi ordinatamente in lista d’attesa, nel caso qualcuno rinunci all’ultimo minuto. Ed a ragione perchè Un coperto in più è davvero una gradevolissima piece, resa brillante, viva e assolutamente divertente da un gruppo di attori in stato di grazia.

In breve, si narra la storia della truffa ai danni di un gioielliere, apparentemente tontolone, che vive nel ricordo di una moglie, Luisa, che non si capirà se è esistita veramente o se è frutto della immaginazione dello stesso, al punto che nell’equivoco di questa presenza-assenza tutti i protagonisti  diventano qualcosa di altro da ciò che erano in principio.

Maurizio Micheli, da sempre l’alternativa pugliese al “ganassa” milanese Dogui interpretato da Guido Nicheli, è uno straordinario truffatore di grande classe, dall’affabulazione torrenziale, sempre pronto a trovare una piega dell’animo umano in cui infilarsi per il suo tornaconto.

Per Vito, al secolo Stefano Bicocchi, nutriamo una personale passione sin dai tempi di Lupo Solitario, dove la maschera muta che impersonava al fianco di Patrizio Roversi, ne fece un personaggio dalla comicità virale. Nella Piece di Costanzo, Vito, gioielliere perso dietro ad una moglie fantasma (Luisa) mostra straordinarie doti attoriali, con continui cambi di registro che divertono il pubblico festivaliero in maniera ininterrotta dall’inizio fino alla fine. Bravissima mai sopra le righe Loredana Giordano, sorta di dignitosa “Vaiassa” che si fa complice del truffaldino Micheli, spalla nella piece e comprimaria di eccezionale talento.

Sorprendente Alessia Fabiani, che nel teatro trova una nuova dimensione della sua carriera artistica, forse più congeniale della precedente di soubrette. Nella parte dell’ex moglie del truffatore Micheli, la Fabiani, oltre alle doti comiche, mette in luce accenni di dramma umano, quello di una madre divorziata con figli e in credito di anni di alimenti, che ne fanno una ottima inteprete anche nel registro serio della commedia.
Il pubblico di Todi è decisamente soddisfatto e chiamerà gli attori alla ribalta più volte per un applauso vero e meritato. In sala come sempre in questi giorni, presenti molti protagonisti del teatro e del cinema italiano e l’immancabile patron Silvano Spada accompagnato dalla coppia Fausto e Lella Bertinotti.


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