Cultura & Spettacolo

Al teatro di Carsulae arrivano gli ‘Amatores’ di Riccardo Leonelli

Amatores è un turbine di comicità dal sapore classico che si dipana fra spassosi duetti, canzoni dal vivo e coreografie originali. Il tutto immerso nel contesto mitico dell’Antica Roma. Un ritorno all’ormai quasi scomparso “teatro d’interprete” in cui i personaggi, come nella migliore tradizione della commedia musicale italiana, alternano la recitazione al canto, mentre dolci figure femminili volteggiano scandendo il tempo di un amore ironicamente conflittuale e tragicamente comico.

Il mondo antico che evochiamo in Amatores – dalla nascente Roma all’epoca imperiale – ci aiuta, con la sua spensierata semplicità, a conoscere meglio noi stessi e un’identità violentata da “quest’epoca di pazzi” che ha sepolto l’amore sotto mucchi di paranoie, volumi di psicanalisi e troppa indifferenza. La regia sposa la semplicità e sceglie una recitazione volutamente sopra le righe per dei personaggi follemente bidimensionali, affiancando a Romolo e Numa Pompilio, arie di Mozart ed eterni caratteri di molièriana memoria, secondo uno stile di contaminazione di generi ed epoche che non è più un tabù per il teatro contemporaneo.

Il regista Riccardo Leonelli – attore conosciuto più per i suoi ruoli in Tv che per il tanto teatro masticato in quasi vent’anni di carriera professionistica – è anche l’ideatore della recente polemica nei confronti della mancanza di attenzione da parte del TGR Umbria verso gli eventi culturali (e non solo) che hanno luogo a Terni e provincia. A partire da un semplice post su facebook, infatti, in cui Leonelli denunciava il silenzio mediatico su Terni da parte della redazione “perugiocentrica” (che aveva “dimenticato” addirittura di menzionare il debutto della stagione teatrale di Carsulae iniziata con Alessandro Preziosi…), si è alzato un polverone che ha scatenato centinaia di commenti favorevoli, vòlti alla ribellione contro il disinteresse (programmatico?) nei confronti del territorio ternano messo in atto dal TGR Umbria. Leonelli, in realtà, non vuole creare inimicizie o divisioni, né tantomeno polemizzare per il semplice gusto di creare zizzania. Il suo obiettivo con Amatores è dipingere i rapporti fra donne e uomini con ironia, per far ridere e ammonire intorno alle contraddizioni di ogni essere umano, volendo unire piuttosto che dividere e ricercando col suo Teatro quella risata liberatoria e appassionata tanto rara di questi tempi, ma talmente contagiosa da riuscire a mettere d’accordo tutti.