L'Apologia di Socrate: ovvero Socrate che imbastisce la sua difesa con una stringente logica che finisce per imbrigliarlo sempre più. Condannato a morte, lui stesso scelse di uccidersi con il veleno, la cicuta. Un appassionante monologo portato in scena da Claudio Carini, attore storico della compagnia Fontemaggiore, per la stagione del Teatro Clitunno di Trevi venerdì 13 aprile alle ore 21.15.
L’allestimento del regista Jurij Ferrini, pur rimanendo fedele al testo originale di Platone, ne propone una rilettura particolare presentando un Socrate irridente e caustico, che dietro una maschera di finta ingenuità, nasconde un messaggio dirompente e pericoloso per qualunque struttura sociale. Dietro i maldestri e comici tentativi di eseguire da solo la condanna a morte che sa già che gli verrà inflitta, e che lo occupano per tutta la durata dello spettacolo ambientato in un luogo metà patibolo metà lager, si nasconde il ritratto di un personaggio coraggioso, minaccioso e destabilizzante.
Lo spettacolo è il frutto dell'incontro tra Claudio Carini, attore di grande esperienza e fondatore di Fontemaggiore, e Jurii Ferrini, uno dei registi più interessanti della nuova scena italiana.
La stagione del Teatro Clitunno è organizzata da Fontemaggiore Teatro Stabile di Innovazione.