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Al Morlupo ‘l’arte del ben cucinare’

Sorprese, ritmo e grande gastronomia. Si può sintetizzare così lo spettacolare banchetto che il rione Morlupo ha proposto ieri nella seconda serata del Gareggiare dei Convivi 2014. Il presidente Domenico Metelli, accompagnato dalla splendida Madrina Michela Cerbini, la giuria, i magistrati e gli ospiti dell’Ente sono stati accolti in un piccolo giardino fantastico per poi essere deliziati da splendidi intermezzi che hanno scandito la proposta gastronomica degli chef rionali

Alessandro e Giacinto Zuccarelli. E proprio dalla cucina è arrivata la grande novità del Morlupo che, per evitare ogni possibile contaminazione della attuale tradizione nel banchetto seicentesco, ha riproposto nell’unico servito di cucina un modo inconfondibile di presentare le pietanze. Per questo il Gran Ciambellano Daniele Falchi ha fatto ricorso a “L’arte di ben cucinare” di Bartolomeo Stefani, il celebre cuoco bolognese alla corte dei Gonzaga, dove si introduce il concetto di piatto sforzato con piatto di rinforzo e piatto di intreccio.

Il piatto sforzato, paragonato ad una composizione musicale, è una sorta di tema principale melodico con la sua armonia cui fa da contrappunto il piatto di rinforzo e, infine, il ritmo è dato dal piatto d’intreccio. La musica dei Reson Ars di Assisi ha scandito l’intero banchetto sottolineando la preparazione multipla del servito di cucina. Un suggestivo tableau vivant ha dato il via alle danze delle meduse e del cigno eseguite da Daria Esibizione e Jessica Carloni di Spazio Danza e da Gloria Piermarini, Michele Umberto Fuso, Francesca Coricelli e Anna Chiara Franquillo della scuola di danza Oplas. Sulla scena anche le danzatrici del ventre della Violet Scrap di Maria Chiara Ricciarelli con Helena, Francesca e Gabriella ed un bellissimo pitone esibito dal proprietario Alessandro Donati.

Gran finale poi per i bambini del rione che hanno strappato applausi con lo spettacolo delle bolle di sapone. Elisabetta Maggi Leoncilli Massi ha diretto, con passione e meticolosità, tutto il banchetto con la collaborazione delle ragazze della commissione artistica e grazie ai contributi di Gino Peccetti con i suoi piatti dell’antica tradizione di Deruta, Stefania Menghini per i costumi, Chiara e Walter per le acconciature e Laura Magrutti per gli imponenti trionfi di zucchero.

Ecco il menù nel dettaglio.

Primo servito di credenza: Mortadella spaccata con salame attorno, foglie di vite, il tutto regalato di fiori, insalata d’ogni sorta d’erbe, capi di latte con zucchero, pan di spagna e marzapane.

Servito di cucina: piatto Sforzato, capponi riempiti tra carne e pelle con lardo battuto, erbe, midolla, latticini e spezie cotti nel butirro a fuoco lento framezzati di lingue di vitella ripiene cotte stufate. Rinforzo, vermicelli di carne in brodo grasso, Intreccio, salsa di arancia con zucchero e spezie.

Secondo servito di credenza: Olive grandi con fette di cedro, rosoni di pasta sfoglia con visciole, crostata di fragole, gamberi al burro con salsa di pesche e menta e sfogliata alle erbe.