Perugia

Al Morlacchi in fila per… Maradona

Al Morlacchi in fila per… Maradona. Non era Napoli, ma piazza Morlacchi a Perugia quella piena di gente, domenica, in attesa di esibire il proprio green pass per entrare al teatro a sentir parlare del Pibe de Oro. L’occasione, il libro “Il re degli ultimi. I sette anni meravigliosi e folli di Maradona a Napoli”, scritto dal giornalista Enzo Beretta. Appassionato tifoso sportivo, cronista di nera e giudiziaria. E narratore di storie. Come quelle, appunto, che ha raccolto tra le persone che hanno vissuto insieme l’esperienza napoletana del giocatore di calcio più forte di tutti i tempi.

Beretta, come ha spiegato alle tante persone accorse per la presentazione, è partito dal racconto di quella Napoli che ha cercato e trovato il suo riscatto, tra mille problemi ancora irrisolti, proprio con l’arrivo di Maradona in maglia azzurra. Quella Napoli senza la quale Maradona non sarebbe stato, appunto, Maradona. Una città che lo ha esaltato e venerato – e tutt’ora lo venera – ma che ha anche contribuito all’autodistruzione di Diego Armando, scomparso giusto un anno fa.

Sul palco del Morlacchi, con Beretta, i giornalisti Italo Carmignani e Mario Mariano. E l’avvocato Marco Brusco. A parlare di calcio, certo. Ma anche di aneddoti di vita, di una storia incredibile fatta di eccessi, generosità, errori, gesta irripetibili e tanto amore. Come quello manifestato dal pubblico del Morlacchi, chiamato da Enzo Beretta e dal figlio Cesare a intonare, come si fosse allo stadio San Paolo (oggi Diego Armando Maradona), “Oh mamma, mamma, mamma, sai perché mi batte il corazon? Ho visto Maradona…“.