11 fotocopiatrici, un volume d’affari che assorbiva, secondo quanto riferito dagli agenti della SIAE, l’80/90% dell’illecito regionale nel settore, un prezzario che indicava i prezzi di ogni libro prima fotocopiato e poi “commercializzato”, un afflusso di clientela di anche 200 studenti al giorno nei periodi di massimo lavoro (come nei mesi di settembre e marzo): sono questi i primi dati emersi dalla conferenza stampa indetta questa mattina dalla Guardia di Finanza e dagli agenti dalla SIAE in merito al sequestro, avvenuto mercoledì scorso, della copisteria Il Copione di Perugia (leggi l'articolo di Tuttoggi). Il sopralluogo ha consentito di sequestrare anche oltre 1000 libri in pdf, tre computer, hard disk e numerose pen drive. Ora il proprietario dell’esercizio, un uomo di 34 anni originario di Cosenza, è stato denunciato a piede libero. Il padre era già conosciuto alle autorità, arrestato due giorni fà in Calabria per usura ed estorsione. Nei loro confronti sarà emessa anche una maxi-multa, calcolata per ogni copia, e basandosi anche sui sequestri precedenti che avevano chiuso la saracinesca de Il Copione: un valore che si aggirerà intorno ai 200mila euro, il risultato della somma del doppio del valore del mercato di tutti i libri venduti. Le fiamme gialle hanno poi perquisito anche la casa del proprietario, ritrovando 7 grammi di hashish e 14mila euro, ritenuto ricavato dell'attività illecità. Lotta alla reprografia, ossia alla riproduzione meccanica di un’opera attraverso fotocopia, xerocopia o sistema analogo, chiarita dal comma III dell’art.68, che prevede la possibilità di riprodurre al massimo il 15% di un testo protetto da copyrigth, e solo per uso personale: questo il punto cardine, il tema centrale che ha segnato le indagini delle fiamme gialle, e che ha condotto a una delle operazioni più grandi che siano state effettuate negli ultimi anni in Italia. A tal proposito alla conferenza stampa era presente anche il direttore della SIAE, Giuseppe Farina, arrivato direttamente da Roma, insieme al responsabile per Perugia, Artuto Ciasullo. Alcuni studenti, nei giorni successivi al sequestro, hanno denunciato a carabinieri e guardia di finanza gli illeciti che si consumavano nella copisteria, insospettiti dal fatto che, nonostante avessero già pagato i soldi per il libro prima ordinato, al momento del ritiro, i commercianti richiedevano l’importo ai ragazzi. L’arrivo degli agenti è avvenuto in pieno giorno, intorno alle 16: da lì la perquisizione completa del locale, che ha portato al ritrovamento di una stanza “segreta”, ben occultata da una scaffalatura metallica, alla quale si accedeva premendo un pulsante, che faceva scattare l’apertura di una porta. Lì dentro c’erano nascoste ben 800 copie di libri universitari, pronti per essere fotocopiati e messi sul mercato, a seconda delle richieste degli studenti. Si tratta soprattutto di libri di testo adottati nelle facoltà come manuali di studio, fondamentali per superare gli esami. L'inchiesta passerà anche per le mani della questura, che provvederà a chiudere per sempre Il Copione.

Ale.Chi. e Nic. Pal.