Intervenendo al congresso regionale Fabi in corso da questa mattina, il Presidente delle Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, anche a seguito delle sollecitazioni provenienti dal mondo sindacale e dell’attualità del dibattito sulla situazione del credito in Regione, è intervenuto considerando “prioritario il mantenimento dei livelli occupazionali – ha dichiarato -, oggi minacciati sia in modo diretto con gli annunciati licenziamenti dei lavoratori delle cooperative di servizi, in appalto per i servizi ausiliari delle Casse di Risparmio dell’Umbria, sia in modo indiretto con il costante e preoccupante calo occupazionale degli addetti, delle banche operanti nel territorio regionale”. Per questi motivi Guasticchi ha annunciato l’adesione allo sciopero nazionale dei bancari proclamato per il prossimo 31 ottobre. “Le Istituzioni – ha detto – sono vicine ai dipendenti e alle loro famiglie in questi momenti particolarmente complessi e difficili”. Il Presidente Guasticchi, entrando nel vivo delle questioni ha sottolineato inoltre come il progressivo trasformarsi delle ex banche locali in semplici reti di sportelli di vendita, stia comportando un sensibile peggioramento delle prospettive professionali e la dequalificazione dei lavoratori del settore, nello stesso tempo, rischi di accentuare ulteriormente la stretta creditizia già molto evidente, che preme su piccole e medie imprese e sulle famiglie, danneggiando l’economia locale e allungando i tempi di un’auspicata e improrogabile ripresa. In merito alla particolare situazione della Banca Popolare di Spoleto, si rimarca la disponibilità della Provincia a promuovere azioni volte a favorire interventi da parte degli imprenditori Umbri, “che non siano di breve termine – ha specificato – e di marcata speculazione finanziaria, ma tesi a tutelare, nei nuovi assetti proprietari della banca, l’autonomia decisionale e l’occupazione, ribadendone la vocazione di Banca regionale a vantaggio dello sviluppo territoriale”. Guasticchi ha quindi proposto un incontro in tempi brevi ai presidenti delle Fondazioni bancarie regionali “che sia di stimolo – ha detto motivando la proposta – ad affrontare in maniera concreta e sollecita le sfide che la crisi economica impone a tutti gli attori delle scena socio economica provinciale e regionale. L’approfondimento di tali temi – ha concluso Guasticchi -, potrà non solo riportare al centro del dibattito istituzionale l’evoluzione del credito, ma anche invitare a riflettere sull’opportunità di revisioni normative e statutarie, delle Fondazioni bancarie al fine di rimettere in circolo quel patrimonio di liquidità, oggi detenuto delle Fondazioni stesse, ma che è il frutto del risparmio operato dalla nostra comunità e a esse affluito, attraverso l’attività delle banche locali sul territorio”.