Categorie: Cultura & Spettacolo Perugia

AL COMUNALE DI TODI VA IN SCENA ” LA SIGNORINA GIULIA”

Domenica 24 febbraio, alle 21, la Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Todi prosegue con al messinscena di uno dei testi più felici di August Strindberg, La signorina Giulia. L'allestimento dello spettacolo è affidato alla sapiente regia di Armando Pugliese, e vede come protagonista un'intensa Vanessa Gravina e un altrettanto incisivo Edoardo Siravo nel ruolo di Jean.

Il dramma si concentra sulla contessina Giulia e sul servo Jean. Nella notte di San Giovanni, mentre il conte è assente e il popolo si da alla pazza gioia, la signorina Giulia invita il servo Jean a ballare con lei. Ella è provocante e, un po' seduttrice e un po' sedotta, finisce col concedersi. Jean pensa di approfittare della padroncina, ora diventata sua amante, per realizzare il suo sogno di diventare proprietario di un albergo di lusso, e spinge Giulia a rubare la cassaforte del padre e a fuggire. Questo è il preludio alla tragedia imminente. Il conte è tornato, Jean rientra nei suoi panni di servo e Giulia, senza più volontà, obbedendo ad un suggerimento di Jean prende il rasoio dalla sue mani ed esce, per non tornare più. La signorina Giulia discendente dalla nobiltà guerriera, cade, e caduta non può sopravvivere, portando innato il senso dell'onore; è tragica pur senza grandezza. Il servo Jean si eleva in quanto seduttore della padroncina, né come servo, ha rimorsi. L'unico impulso che lo spinge è quello di ascendere socialmente; i mezzi e le occasioni non contano. E' ignobile, ma, proprio perché tale, il più forte. Il soggetto di questo dramma è preso dalla vita, da una vicenda che l'autore aveva sentito raccontare e che l'aveva colpito particolarmente tanto da pensare che sarebbe stato molto adatto ad essere ridotto in tragedia, poiché si resta profondamente impressionati quando si assiste al naufragio di un essere che precedentemente era stato favorito dalla sorte. Impressiona anche di più assistere all'estinzione di una stirpe. Se non che, anzitutto, il male, in senso assoluto, non esiste, perché se una stirpe volge al tramonto, ciò rappresenta una fortuna per un'altra stirpe che riesce a salire sull'orizzonte. Ma l'alterna vicenda delle ascese e discese costituisce una delle migliori attrattive della vita, giacche la felicità consiste solamente nel confronto. La signorina Giulia diviene così la rappresentazione della lotta cinica e spietata dei sessi, ma anche di due classi sociali: l'aristocrazia, esausta, destinata a soccombere proprio per la raffinatezza della propria sensibilità, e la classe dei paria, rozza e vile, ma carica di energia vitale e pronta a tutto per impossessarsi del potere.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222.