Al Campus “Da Vinci” di Umbertide si sperimenta il Baskin, un’attività sportiva innovativa pensata per permettere ai giovani con varie disabilità e ai normodotati di giocare nella stessa squadra, peraltro composta da ragazze e ragazzi.
Le barriere sono superate e ognuno partecipa secondo le proprie potenzialità, in modo agonistico e regolamentato secondo le regole del basket classico, al cui campo regolamentare sono aggiunti due canestri da minibasket, posti trasversalmente al campo, dove operano i ragazzi con disabilità. Tutti i giocatori possono coprire entrambe le aree.
Umbertide è la prima città in Umbria a proporre questa nuova pratica sportiva ed educativa. L’incontro, svoltosi sabato 20 maggio, nella palestra del Campus è stato una dimostrazione emozionante. Grazie al progetto scolastico Baskin, elaborato dall’istituto e promosso dal Prof. Silvio Bartolini, coach e leader dell’iniziativa, si sono sfidate la squadra locale e quella di Altopascio, uno dei team che partecipa al campionato regionale e nazionale.
Il progetto è anche una prova di come società civile e istituzioni partecipano nello spostare la frontiera della disabilità. Infatti le azioni coordinate di scuola, Fondazione Moveo per lo sport (che ha messo in campo le risorse finanziarie e umane), Comitato italiano paraolimpico e Comune (che ha preso in carico gli aspetti organizzativi e di sostegno logistico), hanno permesso un evento che ha rappresentato un rovesciamento di mentalità per lo sport e un’integrazione in senso ampio, dove le presupposte differenze vengono meno e il senso della reciprocità, della disciplina e dei valori sportivi è completamente realizzato.