Al Bambino Gesu' uno stent 'dinamico' per curare le lesioni esofagee - Tuttoggi.info

Al Bambino Gesu’ uno stent ‘dinamico’ per curare le lesioni esofagee

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Al Bambino Gesu’ uno stent ‘dinamico’ per curare le lesioni esofagee

Ven, 24/04/2020 - 15:07

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ROMA (ITALPRESS) – Un nuovo dispositivo per risolvere il problema ai bambini che non riescono a mangiare normalmente perche’ il loro esofago ha subito una lesione, con conseguente restringimento, che ne compromette la funzionalita’. E’ lo stent ‘dinamico’ messo a punto dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’ in collaborazione con due societa’ che si occupano di produzione di dispositivi medici e di distribuzione (rispettivamente Sidam ed Evoluzione). Lo stent, che stimola e facilita i movimenti dell’esofago nel tratto ristretto, ha ricevuto il marchio CE per la commercializzazione e potra’ cosi’ essere usato in tutta Europa.
Si chiama stenosi esofagea benigna (cioe’ non causata da cancro) la patologia che comporta il restringimento del diametro dell’esofago per la presenza di una cicatrice Puo’ essere causata dall’ingestione di una sostanza caustica (per esempio il detersivo per la lavapiatti); dalle cicatrici dovute a interventi chirurgici (atresia esofagea); oppure dal reflusso gastroesofageo, che comporta la risalita degli acidi gastrici dallo stomaco all’esofago.
La stenosi esofagea puo’ essere trattata in due modi. Uno chirurgico, che consiste nella resezione del tratto di esofago interessato, seguita dalla ricostruzione dell’esofago stesso, spesso utilizzando altri tratti d’intestino. L’altro, di tipo conservativo, che comporta ripetute dilatazioni dell’esofago per via endoscopica.
Lo stent dinamico del Bambino Gesu’, realizzato in silicone, invece di comprimere le pareti occupa il diametro dell’esofago e, per la sua particolare forma, permette al cibo e ai liquidi di passare nello spazio che si crea tra le pareti esterne dello stent e la parete dell’esofago ristretto. Il cibo viene cosi’ “forzato” a passare in questo spazio dai movimenti dell’esofago. Questa attivita’ continua, quasi una ginnastica delle pareti, provoca un benefico effetto sulla stenosi che tende in genere a guarire consentendo la rimozione del dispositivo dopo un periodo di almeno 40-60 giorni. Lo stent e’ prodotto in varie misure per potersi adattare meglio all’eta’ del bambino e all’estensione della lesione esofagea. Puo’ andare da una lunghezza minima di 6 centimetri a un massimo di 25, mentre il suo diametro va da 8,5 millimetri a 12,5.
(ITALPRESS).
fsc/com
24-Apr-20 15:06


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