Sono tre ‘senior’, già attivi nei quartieri di Fontivegge, Bellocchio e Madonna Alta, i “portieri di quartiere” con cui l’amministrazione comunale conta di contribuire ad aumentare la sicurezza in una delle zone più difficili di Perugia.
Il progetto, realizzato da Consorzio Auriga e Comune di Perugia, prevede a primavera un bando per selezionare 10 ‘portieri junior’. Intanto il servizio è attivo con tre portieri di quartiere: Roberta, Elia e Moreno, che lavorano a Fontivegge, Bellocchio e Madonna Alta.
Figure previste nell’ambito dell’intervento “Regeneration Center” – Azione 1 “Portieri di comunità” – Progetto “Sicurezza e sviluppo per Fontivegge e Bellocchio” del Comune di Perugia in collaborazione con il Consorzio Auriga, all’interno del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il servizio è stato presentato nello spazio co-working “Binario 5” a Fontivegge, alla presenza del presidente del Consorzio Auriga, Gianfranco Piombaroli, del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, del vice sindaco Gianluca Tuteri e degli assessori Margherita Scoccia e Luca Merli.
“Ringraziamo il Comune di Perugia – ha detto il presidente del Consorzio Auriga, Gianfranco Piombaroli – che ci ha coinvolto in questo progetto, che crediamo essere innovativo anche rispetto a quelli proposti da altre città italiane. Si tratta di una prima fase rispetto ad un più ampio percorso, dove attraverso più risorse saranno tutelati i principi di integrazione e multiculturalità. In un periodo in cui i legami sociali risultano a tutti gli effetti sconquassati crediamo che la relazione tra persone possa aiutare a ricreare una maggiore socialità”.
Il Comune tiene particolarmente al progetto e la presenza contemporanea di tre membri della Giunta e l’ingresso a ‘sorpresa’ del sindaco, ne sono una concreta testimonianza.
“Quando si è abituati a vedere solo le foglie che cadono – ha detto il vice sindaco Gianluca Tuteri – non ci si accorge dei fiori che ci sono sotto. Questo per noi è un fiore con il quale vogliamo ricreare un maggiore interesse a vivere questi quartieri”.
Con la presenza e l’operato dei “portieri”, l’intento è quello di migliorare il decoro del territorio e supportare i cittadini con figure di riferimento quotidianamente presenti nel quartiere, in una fase di trasformazione per l’intera area.
I portieri di quartiere avranno compiti generali e specifici. Tra i primi, costruire, supportare e rafforzare la comunità, occupandosi delle relazioni con i cittadini e le associazioni sul territorio, informazione e ricezione delle segnalazioni, presenza continua tra parchi e strade, piccole manutenzioni e supporto agli anziani.
Ai tre portieri di quartiere, operatori ‘senior’, saranno affiancati entro primavera 10 giovani portieri tra i 18 e i 35 anni che verranno selezionati tramite un bando per tirocini extracurriculari che sarà pubblicato nelle prossime settimane. Da marzo sarà attivo anche un numero verde gratuito per contattarli, così come le relative pagine Facebook e Instagram.
Intanto, sabato nella zona del Bellocchio si è verificato un altro episodio inquietante. Una ragazza che stava transitando a piedi in via Settevalli si è rifugiata nel portierato della One in via del Macello affermando che un uomo la stava inseguendo. “Aiuto, mi vuole violentare”, il suo grido disperarto.
Gli uomini del servizio di sicurezza hanno allertato la polizia, che ha effettuato vari sopralluoghi sul posto, alla ricerca dell’uomo, sulla base della sommaria descrizione fornita dalla ragazza. Ricerche che però ancora non avrebbero dato esito.