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Airone di Busitalia affondato, scuse e accuse | Limiti a navigazione e pesca

Scuse e accuse all’indomani dell’incidente avvenuto nelle acque del lago Trasimeno, al largo della darsena di Panicarola, nel comune di Castiglione del Lago, dove la motobarca Airone di Busitalia utilizzata per il drenaggio è affondata durante uno scavo.

Busitalia, Società del Polo Passeggeri del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, spiega che l’incidente è avvenuto a seguito dell’allagamento della sala macchine che ne ha determinato l’affondamento parziale. Spiegando che il personale è stato portato in salvo senza problemi. E che successivamente sono seguite le attività di stabilizzazione della motonave. Vista una leggera perdita di gasoli, è stato attivato il protocollo per questo tipo di emergenza. Sull’acqua, infatti, sono state poste le barriere per contenere la perdita. Cosa di cui è stato informato l’ufficio Ambiente della Provincia di Perugia.

Stop navigazione e pesca nell’area

L’Unione dei Comuni del Trasimeno ha ordinato a Busitalia di provvedere alla segnalazione dell’imbarcazione semisommersa, vietando la navigazione a una distanza inferiore a 300 metri e l’esercizio dell’attività di pesca professione e non, con qualsiasi tipo di attrezzatura, a una distanza inferiore a 500 metri dall’imbarcazione.

La Lega all’attacco

Ma la Lega, con il capogruppo in Consiglio regionale Valerio Mancini e il consigliere Rondini, va all’attacco proprio dell’Unione dei Comuni e dei dirigenti delegati alla gestione del Trasimeno, di cui quest’incidente “dimostra il fallimento”.

Mancini e Rondini ribadiscono ciò che serve al Trasimeno: più acqua e manutenzione costante. E invocano la previsione di un commissario straordinario che possa operare “in modo efficace, anche in deroga ai vincoli ambientali”.

“Ad oggi – evidenzia Mancini – chi si occupa della gestione si è dimostrato inadatto e non può essere imputata la politica, dato che i soldi per le opportune attività sono stati destinati”.