Mezzo secolo di storia dell’agricoltura italiana. Dal 6 all’8 aprile, nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), andrà in scena l’appuntamento del settore durante il quale saranno in vetrina le migliori tecnologie e attrezzature per l’agricoltura, le rassegne zootecniche e i tanti argomenti di attualità che saranno alla base di momenti di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire.
Presentata venerdì 23 marzo, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali a Perugia, alla presenza di Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, con l’edizione cinquanta della fiera, come ha sottolineatola Cecchini, Agriumbria entra a far parte a tutti gli effetti delle fiere storiche del settore in Italia.
Come ha spiegato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere: “Quest’anno ci apprestiamo a vivere un’edizione straordinaria assieme ai nostri partner, agli espositori e al nostro affezionato pubblico. Sarà un momento fondamentale di scambio e crescita per gli operatori economici e una grande festa popolare tutta la famiglia”.
Il 2018 sancisce la cinquantesima volta. Una fiera dove i produttori, i distributori, le filiere e le aziende agricole operanti nel mercato nazionale si ritrovano per confrontarsi e presentare nuovi prodotti e metodologie. Ormai quella di Bastia è considerata dagli addetti ai lavori tra le fiere più importanti a livello nazionale, la prima in assoluto per la zootecnia.
Tante le novità di questa cinquantesima kermesse, a partire da Milktec, salone dedicato alle macchine per la lavorazione e la trasformazione del latte. Primo salone dedicato a questo comparto a livello nazionale. Venendo ai numeri: saranno presenti in tre giorni oltre 450 espositori in rappresentanza di oltre 2.500 aziende e industrie, che offriranno una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori merceologici.
Durante la presentazione, dove sono intervenuti Stefano Ansideri, Sindaco di Bastia Umbra e Francesco Tei, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali a Perugia, la fiera ha omaggiato i suoi espositori storici. Sono state celebrate le 9 realtà che partecipano sin dalla prima edizione, quella del 1969. Si tratta di eccellenze umbre che vantano una longevità unica e che meritano di essere celebrate per il loro lavoro in continua evoluzione con le tendenze e le richieste del mercato. Agriumbria rappresenta uno dei momenti economici più importanti per l’economia della nostra Regione, una fiera che muove un volume di affari davvero notevole.
Come spiega Lazzaro Bogliari: “La fiera è un momento irrinunciabile per l’economia della nostra Regione. Qui, nella nostra Umbria, per tre giorni arrivano i più importanti player del mercato a livello nazionale e molti di valore internazionale. Ma oltre ai numeri tengo a mettere in evidenza anche il livello di elaborazione e analisi messo in campo dai diversi partner, Dipartimento di Scienze agrarie, in primis e dalle associazioni di categoria, dei produttori di macchine agricole e delle associazioni di allevatori. Durante la fiera si analizzano le performance dei nuovi sistemi produttivi, nuovi metodi e processi che poi vengono applicati sui campi”.
OPERATORI DA TUTTO IL MONDO. Grazie alla collaborazione sempre più stretta tra Umbriafiere, Istituto Commercio Estero e Federunacoma, durante l’edizione 2018 di Agriumbria sarà ospitata sul territorio e in fiera una delegazione di operatori provenienti dai mercati dei Balcani, mercati in grande sviluppo. La delegazione potrà conoscere da vicino le eccellenze meccaniche e non solo dell’agricoltura italiana. Anche la Tunisia e i suoi operatori e buyer saranno presenti in fiera.
MOSTRA NAZIONALE CHIANINA
Gli allevatori italiani protagonisti della 50a edizione di Agriumbria
In vetrina e in competizione le eccellenze della zootecnia italiana. Come sempre massima attenzione al settore della zootecnia di qualità italiana. Nei ring della fiera saranno presenti le principali associazioni di settore che hanno scelto ancora Agriumbria come vetrina internazionale per la promozione dei concorsi per i migliori capi genetici.
Le mostre e competizioni in programma: mostra nazionale bovini di razza Chianina, mostra interregionale bovini di razza Limousine, mostra interregionale bovini di razza Frisona italiana, esposizione bovini di razza Romagnola, Marchigiana, Maremmana, Podolica, Grigio Alpina, Pezzata Rossa Italiana, Charolaise e Bufalina. Inoltre ancora la mostra mercato Riproduttori ovini latte. Carne di L.G., mostra mercato delle razze cunicole italiane, esposizione razze equine, asinine, ovine e caprine allevate in Umbria, esposizione suini iscritti a L.G.-R.A., mostra mercato animali da cortile e selvaggina.
L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità che dalla scorsa edizione ha preso il via. Un vero e proprio rapporto sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. L’allevamento rappresenta infatti un settore importante per l’agricoltura e una fiera come Agriumbria che vuole essere il punto di riferimento del mondo agricolo dell’Italia centrale non poteva non dedicare una vetrina e uno studio a questo segmento.
LA STORIA DELLA FIERA
Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, mostra dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.
PREMIO ANTONIO RICCI
Raccontare e indagare l’agricoltura italiana contemporanea in un ottica di sviluppo multifunzionale e sostenibile. Durante la conferenza stampa sono stati assegnati i due riconoscimenti del Premio Antonio Ricci per il giornalismo e lo studio dell’agricoltura. Il Premio è dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, padre fondatore dell’associazione Arga (Associazione Interregionale Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Energie Rinnovabili e Territorio), scomparso nel 2016 all’età di 80 anni. Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università di Perugia, è stato dirigente di organizzazioni economiche nel settore agricolo, presidente dell’Accademia Agraria di Pesaro. È stato tra i fondatori di Edagricole e ha scritto numerosi libri. Ma la sua grande passione è stata quella per il giornalismo, soprattutto di categoria.
Il premio Antonio Ricci 2018 riservato alla stampa è andato all’Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, l’Unaga. Ha ritirato il premio il giornalista Roberto Zalambani. Nella sezione riservata agli studenti è stato Ruggiero Menci ad aggiudicarsi il contributo. Per questa edizione speciale la commissione del premio Antonio Ricci ha valutato l’insieme del lavoro di comunicazione svolto in questo mezzo secolo. Così come l’agricoltura, anche il lavoro della stampa del settore si è evoluto e ha trovato nuovi strumenti per farlo. La commissione è arrivata pertanto a valutare come candidato ideale l’Unaga. Con le sue componenti territoriali, tematiche e relazionali,l’associazione rappresenta un prezioso tessuto connettivo con un grande potenziale informativo e divulgativo utile per una corretta comunicazione dei valori dell’agricoltura di qualità.
Il premio è promosso da Umbriafiere, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali di Perugia e con Edagricole.