“Muoversi con energia insieme agli Enti locali umbri e la Regione al fine di intervenire presso il Governo per l’apertura di un vero tavolo di confronto che tuteli la coltura della tabacchicoltura nei confronti delle Multinazionali”. Questa la richiesta contenuta in un o.d.g. firmato dai consiglieri provinciali Pd Luca Secondi, Daniela Frullani e Gianfranco Becchetti che ieri è approdato in prima Commissione consiliare permanente per una prima analisi dei problemi del settore tabacchicolo in Umbria, specie in Alto Tevere. Nel corso del dibattito si è fatto presente come la tabacchicoltura per l’Umbria sia storicamente uno dei principali sistemi produttivi di ricchezza e di sviluppo economico in grado di far girare l’economia sia per i finanziamenti europei ad esso erogati sia per il volano economico diretto ed indiretto che determina, tanto da essere uno degli indici più alti nel PIL regionale. Ma, come fatto notare da Secondi, “i prezzi riconosciuti in questa stagione ai produttori non coprono nemmeno i costi primari della produzione; ne consegue una dura e forte crisi per tutte le aziende del settore (i costi di produzione del tabacco si aggirano intono ai 3,3 € a kg mentre il prezzo erogato è stato nella media di 2,4 € a kg)”. La politica europea, è stato ricordato, ha deciso di non sostenere più questo settore agricolo come nel passato “anche se nel contempo, per assurdo, non ha ugualmente colpito il consumo contrastando il tabagismo”. “Sebbene la Regione – ha aggiunto Secondi – sia riuscita ad ottenere con l’Europa il massimo del contributo a sostegno della coltura del tabacco attraverso le misure agroambientali pari a 990 € ad ettaro, comunque ciò non può risolvere il declino del settore imputabile principalmente al basso valore riconosciuto al prodotto”. Con l’ordine del giorno si chiede anche di attivare una politica finalizzata ad essere maggiormente equa all’interno della filiera e che attraverso un diverso sistema delle regole fissi un limite nel godimento dei privilegi di cui beneficiano le Multinazionali del tabacco. “Il ruolo delle Istituzioni in questa vicenda è importante – ha aggiunto Becchetti – ma essenziale è anche la presenza e la politica degli operatori del settore che devono fare uno scatto in avanti dal punto di vista strategico”. “Dobbiamo adoperarci – è stato il pensiero espresso da Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà – Socialisti Riformisti) – per evitare che in Umbria si ripeta un film già visto, come nel caso della crisi della barbabietola, la cui produzione è praticamente scomparsa”. A suo avviso va innalzato il livello della discussione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati al problema. Un invito raccolto da Secondi e dal presidente della prima Commissione, Massimiliano Capitani, che ha annunciato a breve la convocazione di una nuova seduta con l’intervento della Regione e delle associazioni di categoria. L’ordine del giorno è stato condiviso anche dall’assessore provinciale all’agricoltura Roberto Bertini per il quale il settore tabacchicolo è trainante per l’economia dell’Alto Tevere. Dai banchi dell’opposizione è stata fatta notare l’assenza dell’assessore regionale all’agricoltura invitata a prendere parte alla Commissione.