AGRICOLTURA: "BASTA AGLI INDENNIZZI PER I DANNI DEI CINGHIALI" - Tuttoggi.info

AGRICOLTURA: “BASTA AGLI INDENNIZZI PER I DANNI DEI CINGHIALI”

Redazione

AGRICOLTURA: “BASTA AGLI INDENNIZZI PER I DANNI DEI CINGHIALI”

Gio, 03/07/2008 - 09:33

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Il problema dei cinghiali in sovrannumero e dei danni che provocano in gruppo non è una novità in Umbria. Un pò meno comprensibile è come non si sia ancora trovata una soluzione equilibrata ed efficace nel tempo . Di ieri la presa di posizione del Centrodestra che in alcuni casi però non appare univoca.

“È ora di dire basta ai cinghiali con i mezzi necessari ad abbattimenti che possano limitare il problema, che sta diventando una piaga per il comparto agricolo umbro”. Lo afferma il consigliere regionale Raffaele Nevi (FI-Pdl), secondo il quale “è ora di dare risposte più concrete e non basta dare più soldi agli operatori danneggiati. Bisogna tentare di eliminare il problema alla radice aumentando gli abbattimenti e stanando i furbi. Sono convinto – conclude – che serva una modifica legislativa”.

Pur nelle stesse fila del centrodestra non sebrerebbe in parte daccordo con Nevi, sullo stop ai contributi agricoli, il Consigliere De Sio( AN-Pdl).

“I danni causati dalla fauna selvatica sono ormai un emergenza che richiede risposte straordinarie da parte delle istituzioni aumentando i fondi a disposizione e ridefinendo secondo statistiche aggiornate la suddivisone degli stessi tra le due Province”. E' quanto afferma il consigliere Alfredo De Sio, in una interrogazione a risposta immediata sui danni alle colture agricole causate soprattutto dalla specie cinghiale e che, per quanto concerne l'anno 2007, non sarebbero state ancora liquidate.”Non è accettabile – riprende il consigliere di Alleanza nazionale – che vi siano aziende agricole o singoli agricoltori che rischiano il dissesto economico perché a tutt'oggi non sono stati ancora liquidati i danni del 2007: è bene ricordare che in molti casi non si tratta di piccole cifre ma di somme ingenti in grado di mettere in ginocchio intere famiglie. Così come non è possibile – prosegue – continuare anno dopo anno a sottovalutare questo fenomeno non dotando il fondo di risarcimento di coperture adeguate, che attualmente possono soddisfatte meno della metà delle richieste di risarcimento presentate”. De Sio ricorda che già da due anni “la popolazione dei cinghiali nella provincia di Terni era stimata attorno alle 50 mila unità per cui è ottimistico pensare che nel frattempo non sia cresciuta ed è per questo motivo che rispetto agli anni precedenti sono aumentate le richieste di risarcimento da parte di moltissimi cittadini”. L'interrogazione mira quindi a sapere se la Giunta regionale intende procedere ad una variazione di bilancio per attribuire maggiori fondi alla Provincia di Terni e verificare la possibilità di incrementare comunque per gli anni successivi il capitolo a disposizione, insufficiente a fronteggiare questo fenomeno nell'intera regione. “Chiediamo – conclude Alfredo De Sio – che si avvii immediatamente un forte prelievo selettivo dei cinghiali e una drastica diminuzione della specie che, se non contenuta, rischia di provocare una vera e propria situazione di emergenza economica ma anche sanitaria”. Il consigliere di Alleanza nazionale chiederà che la III Commissione incontri una delegazione di agricoltori dell'Alto Orvietano “che da tempo chiedono di essere ricevuti per esporre la situazione che li riguarda e che appare una vera e propria emergenza nell'emergenza”.


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