Continua la mobilitazione della Cia a seguito dell’ introduzione dell’ Imu su fabbricati rurali e terreni agricoli da parte del Governo, con la Confederazione che ha chiesto ai vertici di Camera e Senato di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta per verificare le gravi difficoltà dell’agricoltura, i pesanti costi (a cominciare dal caro-gasolio) che l’imprenditore agricolo è costretto a sostenere e gli effetti che avrà sul settore l’applicazione della nuova fiscalità.
“Gli agricoltori non vogliono sottrarsi alle proprie responsabilità e intendono fare per intero la loro parte in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutto il Paese – ha dichiarato il presidente della Cia dell’ Umbria, Domenico Brugnoni – ma non possono accettare provvedimenti che rischiano di metterli fuori mercato. Tassare gli immobili rurali – terreni, fabbricati, stalle, fienili, capannoni, etc. – strumenti di lavoro indispensabili allo svolgimento dell’ attività, comporta ripercussioni pesanti in un settore già alle prese con alti costi di produzione (caro-gasolio, etc.) e da tempo in una situazione di estrema difficoltà e di crisi.” Se non saranno apportate le necessarie modifiche le imprese agricole italiane saranno costrette a sborsare quest’anno oltre 1,5 miliardi di euro; sarebbe un colpo micidiale anche nella nostra regione per un settore che già fa i conti con costi produttivi, contributivi e burocratici ingenti, ulteriormente appesantiti dai continui rincari del prezzo del gasolio agricolo che ha raggiunto livelli insostenibili. Su questi problemi la Cia ha inviato precise richieste al presidente del Consiglio Mario Monti, ai leader dei partiti politici e al presidente nazionale dell’Anci, manifestando la grande preoccupazione su provvedimenti che peseranno in maniera opprimente sul futuro dei nostri imprenditori agricoli.
Brugnoni, da parte sua, ha scritto una lettera al sindaco di Perugia e presidente dell’ Anci regionale, Wladimiro Boccali, per chiedere il suo intervento affinchè i Comuni umbri si avvalgano della facoltà, prevista dalle disposizioni del governo, di ridurre sensibilmente l’ aliquota per i terreni agricoli e di dimezzare quella per i fabbricati rurali, in modo da diminuire, per quanto possibile, il peso dell’ Imu sulle imprese agricole. In attesa delle risposte la Giunta nazionale della Cia ha deciso, davanti al silenzio delle Istituzioni, di sviluppare nel Paese tutte le iniziative possibili per richiamare l’ attenzione del mondo politico e della società sui pericoli che corre il settore primario con la pesante applicazione dell’ imposta sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli. In questo quadro la Cia dell’ Umbria ha avviato su tutto il territorio regionale una campagna di informazione e di sensibilizzazione sull’ Imu e sulle altre scelte di interesse agricolo compiute dal Governo; in programma una serie di incontri che vedranno la partecipazione di dirigenti ed esperti dell’ Organizzazione. Il primo appuntamento si terrà mercoledì 7 marzo alle ore 20.30 presso l’Hotel Postiglione di Collestrada.